In questo articolo parliamo di:
Cosa non sono le opzioni binarie
Se poi chiedi al broker delle binarie se in realtà esse siano proprio così, gambling, ti sentirai rispondere – come è capitato a chi scrive: “E cosa non è gambling, nella vita? Investire lo è, sempre; lo è comprare una casa, sapendo che la si potrà perdere; lo è perfino sposarsi…”.
Insomma, dalle opzioni binarie all’universo mondo e, di generalizzazione in generalizzazione, diventa la notte hegeliana in cui tutte le vacche sono nere, cioè, essendo tutto gambling, le opzioni binarie non devono né spaventare, né insospettire, esistono perché il sole sorge al mattino e tramonta la sera, stop. Questa è una conversazione brillante, perché broker brillanti che sanno il fatto loro anche nel marketing ce ne sono tanti.
Tutto è gambling: la rete invasa da offerte binarie
Nessuno scandalo, così va il mondo, basta saperlo, ecco il punto. Le binarie rispondono a un bisogno intrinseco all’animo umano, quello di controllare la realtà, nella fattispecie i mercati, e da questo controllo trarre guadagni, come benedizioni degli dèi che ti hanno ispirato la divinazione giusta.
Così facendo, il mercato dei debitori è aumentato e i broker hanno risolto non pochi problemi di pagamento del loro mutuo trentennale, certamente non giovandosi dello schema di cui sopra, “tutto è gambling”. Ma, ecco il punto dolente, le binarie piacciono ancora.
La Rete è invasa da offerte di binarie, i broker aumentano, le piattaforme cipriote anche, pochi pensano di controllare la provenienza delle piattaforme e perfino le tutele dei loro soldi investiti in esse. Salvo poi lamentarsi per aver perso quei soldi che potevano, invece, servire a scopi ben più utili e magari, perché no?, a imparare di più sull’ investimento in Borsa e sul trading.
Ecco, Dilbert avrebbe detto: “Se deve accadere, accadrà”. Se p, allora q: se investi i tuoi soldi così, gli esiti saranno questi e tu non potrai appellarti al destino cinico e baro, perché la vita è una somma di scelte e tu hai fatto la tua, sbagliando.
Quando entri in una piattaforma, un broker ha già guadagnato
Le opzioni binarie sono oggi la cartina di tornasole del bisogno di soldi che circola in questa Italia malmessa, ma non bisogna mai decidere qualcosa, nella vita, spinti dai meri bisogni, perché essi premono e costringono gli impulsi e le mosse della ragione, fino a far deragliare il treno.
Quando entri in una piattaforma e versi i tuoi soldi in un account, tu devi sapere che un broker ha già guadagnato e che guadagnerà dalle perdite secche dei tuoi setups, delle tue posizioni, dunque il sistema gioca contro di te. Ecco, questa è la base di quella che potrebbe essere una guida alle opzioni binarie: il primo punto da conoscere.
E devi anche sapere che premere il pulsante su “put” – vendi – e “call” è, in un certo contesto che non prevede gli stop loss e i take profit, cioè di fermare l’operazione a un certo punto, o di fare cassa a un certo livello, come voler versare l’acqua dell’Oceano Atlantico nel secchiello di un bambino, funziona solo al telefono col broker, poi la realtà si incaricherà di raccontarti la vera storia e tu sarai catapultato nella vita di Dilbert, così:
“Ma funziona davvero, non è così?”; “Sì, perché la magia è reale”. Tutto ciò, dopo aver falcidiato l’ultimo account, faticosamente raggranellato, euro dopo euro. Ma se qualcosa deve accadere, accadrà, appunto.