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Lavorare in ospedale con il diploma: opportunità per chi non ha laurea

Moltissime persone puntano a lavorare in strutture ospedaliere. Non si tratta soltanto di motivi relativi alla stabilità delle professioni sanitarie, ma nella stragrande maggioranza dei casi, di veri e propri sogni che si portano avanti e per i quali si combatte, tenendo conto di quanto tortuoso un cammino di formazione nel mondo della sanità possa essere e di quante insidie le professioni stesse del settore possano celare.
Insomma, lavorare in ospedale non è facile, né come obiettivo da raggiungere, né tantomeno nell’esercizio stesso della professione. Per questo motivo è necessario avere profonda dedizione per portare avanti un sogno del genere.

I percorso formativi per lavorare in ospedale

In ogni caso, non tutti i professionisti in ambito ospedaliero sono tenuti a conseguire un titolo di studi universitario. Anche se il percorso formativo per l’abilitazione alle professioni sanitarie per cui non è richiesta la laurea è più breve rispetto a quello accademico, tutti i professionisti che arrivano a operare in questo ambito hanno l’obbligo di formarsi costantemente attraverso dei corsi specifici così da ottenere una certa quantità di crediti ecm. Questi crediti, il cui funzionamento è spiegato molto bene nel sito Ebookecm.it, vanno infatti a dimostrare l’avvenuto completamento di un percorso di aggiornamento triennale obbligatorio.
In ogni caso per tutti coloro che intendono portare avanti una carriera in ambito medico, sia necessario conseguire una laurea relativa. Per tutto il resto, nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui vari modi per intraprendere professioni diverse in ambito sanitario, tenendo conto che – specie negli ultimi anni – le professioni ospedaliere si sono moltiplicate, conducendo all’esistenza di diverse figure di vario genere, non più soltanto la figura dell’infermiere da sempre nota, tutte con un expertise differente, ma richiedenti ugualmente uno sforzo dal punto di vista della motivazione, della determinazione e della preparazione.

Lavori in ospedale da diplomati: cosa c’è da sapere

Ovviamente, quando si pensa ai lavori in ambito ospedaliero, la prima cosa che sovviene spontanea è la professione del medico. Nonostante sia una delle figure possibili, come già precedentemente accennato, iniziare un percorso del genere richiede il conseguimento di una laurea in medicina e, successivamente, di un percorso di specializzazione. In ospedale, però, è possibile ricoprire ruoli differenti. Una delle figure chiave, ad esempio, è quella di direttore sanitario, ovvero di un medico responsabile della struttura e del personale.
Al di là di questo, però, è possibile lavorare in ospedale anche come amministratori sanitari. Si tratta di professionisti che si occupano degli aspetti finanziari dell’ospedale e che, pertanto, necessitano di una laurea in economia. Per quanto riguarda, invece, chi non intende conseguire un titolo di studio universitario, allora si può pensare di intraprendere un percorso come Operatore Socio-Sanitario, incaricato dell’assistenza di base ai pazienti. Questa professione può essere esercitata anche con un diploma di scuola superiore, a cui andrà aggiunto un corso regionale o privato che sia riconosciuto per diventare OSS, dalla durata di almeno 1000 ore, di cui 450 di tirocinio.

È possibile lavorare in ospedale senza diploma?

Per svolgere una professione sanitaria vera e propria, il diploma risulta necessario. Ciò nonostante, chi non ha conseguito un titolo di studio superiore, può comunque lavorare come inserviente in ospedale o come addetto alle pulizie sanitarie. Ovviamente, anche in questi casi è necessario essere formati da un’azienda verificata e possedere gli standard di igiene richiesti da una struttura come questa. Al termine della formazione, quando si cercherà un impiego del genere, sarà necessario fare richiesta di assunzione all’impresa che ha in appalto la pulizia dell’ospedale del luogo in cui si intende lavorare, in modo da poter cominciare

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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