Seguici su:

-- La Vera Cronaca - Giornale online di inchieste, sociale, approfondimento politico e cronaca nera --

In primo Piano

Le nuove direttive per imposte di registro, ipotecarie, catastali e di bollo

L’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 2/E, un documento guida...

Disturbi alimentari: una realtà complessa. Crescono in Italia

I disturbi alimentari (DCA) rappresentano un insieme di condizioni psicologiche ...

Cura del cane e problema dei costi: come ridurre la spesa

Prendersi cura di un cane richiede attenzione, impegno e inevitabilmente comport...

Incentivi pubblicità su stampa e web, al via credito d’imposta

Il settore dell’editoria e della comunicazione accoglie con favore l’...

Sicurezza digitale: crescono crimini informatici in Italia nel 2024

Il panorama della sicurezza digitale nel 2024 si tinge di tinte fosche, con un i...

Bonus bollette, come funziona lo sconto per le famiglie

Il governo italiano ha varato un pacchetto di interventi volti a mitigare l̵...

Cresce la domanda di corsi online: quali sono i più richiesti

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una vera e propria esplosione nella doman...

Carne coltivata, una rivoluzione nel piatto. Tutto quello che c’è da sapere

La carne coltivata, spesso definita “sintetica” o “in vitro...

Terapie laser in medicina, quali sono i rischi

Le terapie laser sono diventate sempre più diffuse in medicina grazie alla loro...

Gas, ancora aumenti in bolletta

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha annuncia...

La salute mentale in Italia: numeri e sfide

In Italia, una persona su sei deve affrontare disturbi psichiatrici, con ansia e...

Cremazione animali, cosa dice la legge e quali sono i costi

La cremazione degli animali da compagnia è una pratica sempre più diffusa in I...

Acciaio sinterizzato, quali vantaggi per ambiente ed economia

I processi di lavorazione dell’acciaio sono indispensabili per produrre parti ...

Referendum: Italia al voto su lavoro e cittadinanza, no autonomia differenziata

Gli italiani saranno chiamati alle urne tra aprile e giugno per esprimersi su ci...

Acquisti online, consigli per farlo in sicurezza

Lo shopping online ha stravolto le abitudini dei consumatori di ogni latitudine ...

Articoli più letti

Sito gemellato con:

Lucidamente

Seguici su Facebook

Focus

Letto 8452 Volte
Condividi

Legalizzazione cannabis in Italia: tutti gli aspetti da valutare

Malgrado la legge ancora restrittiva e votata alla proibizione, sono molti gli italiani che fanno uso di cannabis: circa 4 milioni secondo i dati del Dipartimento delle politiche antidroga.
Non pochi; e il dato diventa ancor più sorprendente se lo si lega ad un’inchiesta giornalistica portata avanti dal mensile Il Test Salvagente. Con il supporto di un medico esperto in materia sono state analizzate alcune dosi di cannabis acquistata nelle piazze di spaccio più note del paese. Il risultato di questi test evidenzia come la sostanza risulti quasi sempre essere dopata. Modificata geneticamente.
In sostanza gli italiani fanno largo uso di marijuana ma non sanno cosa fumano; il che rende il tutto estremamente rischioso. E come sempre quando si tocca questo tema, riemerge prepotente il solito interrogativo: non sarebbe meglio legalizzare onde evitare rischi e sottrarre il business alle criminalità organizzate?

La proposta di legge in Parlamento:

Alla Camera è al vaglio l’esame della proposta di legge per la legalizzazione delle droghe leggere; si tratta nello specifico del disegno di legge numero 3328 riguardante la depenalizzazione di coltivazione e commercio della cannabis “Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati”: questo il nome della proposta di legge firmata da parlamentari appartenenti a diversi schieramenti e riuniti nell’ intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis.
La legge ad oggi in vigore sul tema è il decreto legge numero 36 del 20 marzo 2014 che è andata a integrare la nota legge Fini-Giovanardi dichiarata incostituzionale nel febbraio del 2014 per le modalità con cui era stata approvata.
In breve la Fini-Giovanardi non poneva distinzioni tra droghe leggere e pesanti e andava a prevedere una soglia molto bassa per la dose giornaliera. Reato punito con il carcere, fattore che ha contribuito a intasare il sistema carcerario. Basti pensare che, nel solo 2014, su un totale di 54mila detenuti circa 18 mila erano in carcere per spaccio e la metà di questi lo era per episodi legati alla cannabis.

La questione cannabis medica:

Fin qui si è parlato di legalizzare l’aspetto legato alle detenzione per vario uso. Altra questione è quella relativa alla cannabis per uso medico e terapeutico. Un tema molto delicato che abbiamo trattato diverse volte dalle pagine di questo giornale.
In Italia la cura con farmaci a base di cannabis è stata introdotta per legge nel 2006 con un provvedimento che andava a riconoscere le proprietà terapeutiche del THC (tetraidrocannabinolo), uno dei principi attivi della cannabis. Con il decreto ministeriale n.98 del 28 aprile 2007 dell’allora ministrocannabis medica della Salute Livia Turco si andò a inserire questa sostanza nelle tabelle del ministro della Sanità tra le altre sostanze che possono essere utilizzate per fini terapeutici.
Come sempre in campo sanitario, fu data facoltà alle singole regioni di legiferare sul tema e di organizzare la distribuzione del farmaco a base di cannabis. Solo che in mancanza di una legge di respiro nazionale il meccanismo risulta farraginoso: per ottenere il farmaco (il Bedrocan) occorre importarlo dall’estero (soprattutto dall’Olanda) con tempistiche lunghe e costi spropositati.

Difficoltà di accedere alle cure con farmaci cannabinoidi:

Chi deve assumere il farmaco per esigenze di salute rischia di trovarsi in seria difficoltà. Ecco allora che nel settembre 2014 era i ministri della Salute e della Difesa avevano firmato un accordo in base al quale veniva dato il via libera alla cosiddetta marijuana di Stato: ovvero, si dava il là a coltivazione e lavorazione delle piante per produrre la sostanza utile per finalità terapeutiche.
La coltivazione e produzione erano tuttavia appannaggio esclusivo dello Stato italiano, e potevano quindi avvenire esclusivamente presso lo stabilimento chimico militare di Firenze ad opera dell’esercito all’interno di un progetto pilota. I soggetti privati sono quindi esclusi dalla possibilità di coltivare in autonomia piante di cannabis anche se per uso medico.

L’importanza della legalizzazione:

Come sempre il tema si ripropone e torna più che mai d’attualità. Si tratta di legalizzazione della cannabis, facendo riferimento qui all’utilizzo ricreativo. Partendo dai dati di cui sopra, in Italia sono 4 milioni circa i fumatori. Quasi il 10% della popolazione.
Il primo aspetto positivo sarebbe quindi quello di controllare ciò che gli italiani fumano ed essere ceti di non assumere una sostanza modificata con additivi chimici. Si andrebbe poi a sottrarre un business di tutto rilievo alla criminalità organizzata. Un giro di affari che può essere calcolato in 10 miliardi circa di euro che ogni anno finiscono nelle tasche della malavita.cannabis legale
Ultimo aspetto, quello economico: legalizzare la marijuana diventerebbe una fonte di introiti non da poco per lo Stato. Secondo una stima che ha a che fare con la proposta di legge presentata in Parlamento, si può parlare di un giro di affari tra i 6 e gli 8 miliardi di euro annui derivati soltanto dalle tasse.
È stato così ad esempio negli Stati Uniti dove la legalizzazione ha prodotto notevoli entrate dal punto di vista economico. E potrebbe essere così anche in Italia, se solo si decidesse di affrontare il dibattito lasciando da parte, per una volta, ideologie e retaggi culturali del passato e si guardasse soltanto a quelli che potrebbero essere vantaggi e benefici concreti.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: