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Numeri del gioco in Italia durante la pandemia
Ad ogni modo, la pandemia non ha arrestato i giocatori più incalliti. Uno studio dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) condotto su quasi 4000 persone tra aprile e maggio, ha rivelato che il 12% degli intervistati (più di un quarto del totale) durante l’isolamento ha giocato presso i tabaccai.
Il gioco si è concentrato soprattutto sui Gratta e Vinci, a seguire Superenalotto e Lotto. La maggioranza è uscita di casa per giocare da una a tre volte al mese, il 40% da una a tre volte a settimana e l’8,5% quotidianamente, anche più volte. Se la maggior parte dei giocatori on-site ha speso non oltre i 10 euro durante l’intero periodo, il 26% ha speso tra gli 11 e i 200 euro, il 2,6% tra i 200 e i 500 euro e il 3,9% si è spinto oltre tale spesa. Indipendentemente dai soldi spesi, il 55,3% dei giocatori on-site ammette la perdita.
Giochi online: quali sono i più amati dagli italiani
Per quanto riguarda il gioco online, il 33,8% riporta di aver aumentato le occasioni di gioco, il 28,8% di non aver modificato le proprie abitudini e l’11,3% di aver iniziato in questa modalità proprio durante l’isolamento. Questi giocatori hanno preferito poker texano, slot machine virtuali e scommesse sportive online.
Nei giocatori online la frequenza di gioco è maggiore: il 30,5% ha giocato una o più volte al giorno, altrettanti più volte a settimana, il 39% da una a quattro volte nel mese. La spesa online nel periodo in questione si rivela più consistente, con il 14,6% che riferisce di aver speso oltre 500 euro e l’11% tra i 200 e i 500 euro. Il 56,8% ammette di essere in perdita.
Ludopatia, un fenomeno preoccupante
Durante i periodi di crisi sono molte le persone che tentano la fortuna al gioco. Le stime, in Italia, indicano che gioca per soldi metà della popolazione adulta. Negli ultimi anni, le problematiche legate al gioco d’azzardo sono aumentate per molte persone nella fascia 15-74 anni, in modo particolare tra i giovani adulti.
A giocare online sono soprattutto i maschi, in particolare la fascia di età 25-34 anni. Paradossalmente gioca di più chi ha perso il lavoro o ha visto cambiare la propria posizione lavorativa. In generale, secondo quanto riferisce il Ministero della salute, in Italia giocano d azzardo tra gli 8 e i 10 milioni di persone. 1,3 milioni sono malati di ludopatia, con una vera e propria diagnosi accertata di dipendenza patologica.
Esiste un Numero Verde Nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo (TVNGA) 800558822 dell’Istituto Superiore di Sanità, anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16.