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Cosa sono i dazi e come funzionano

dazi doganali

I dazi sono imposte applicate dalle autorità governative sulle merci che attraversano i confini nazionali, sia in importazione che in esportazione. Questi tributi sono strumenti di politica economica utilizzati per regolare il commercio internazionale, proteggere le industrie nazionali e generare entrate fiscali per lo Stato.

Inoltre, i dazi possono influenzare i prezzi dei prodotti, la competitività delle imprese locali e le relazioni commerciali tra i paesi, potendo anche scatenare le cosiddette guerre commerciali.

Come vengono classificati i dazi

I dazi possono essere classificati in diverse tipologie, ognuna con specifiche caratteristiche e finalità.

  1. I dazi doganali sono le imposte più comuni applicate sulle merci importate. Possono essere suddivisi in due categorie principali: dazi ad valorem, calcolati come una percentuale del valore della merce, e dazi specifici, che si applicano a una quantità fissa (ad esempio, per chilogrammo o unità). Sono spesso utilizzati per proteggere le industrie locali dalla concorrenza estera, rendendo i prodotti importati più costosi e incentivando il consumo di beni nazionali.
  2. I dazi antidumping vengono imposti su prodotti importati venduti a un prezzo inferiore rispetto al loro valore normale nel paese di origine, con l’obiettivo di prevenire pratiche commerciali sleali. Sono messi in campo con l’obiettivo di garantire che i produttori locali non subiscano svantaggi competitivi a causa di prezzi artificialmente bassi praticati da aziende estere, come accaduto ad esempio sul legno cinese.
  3. I dazi compensativi sono utilizzati invece per neutralizzare l’effetto dei sussidi governativi concessi ai produttori stranieri. Quando un paese ritiene che un prodotto importato riceva sussidi tali da alterarne il prezzo, può applicare questa categoria per riequilibrare la competitività nel mercato locale. 
  4. I dazi di protezione sono attivati per difendere settori industriali vulnerabili, come quelli in fase di sviluppo o che affrontano una forte concorrenza estera. Possono avere carattere temporaneo e vengono utilizzati per dare tempo alle industrie locali di adattarsi e migliorare la propria competitività.
  5. Infine, troviamo i dazi ambientali, applicati a prodotti che hanno un impatto negativo sull’ambiente e hanno l’obiettivo di incentivare pratiche di produzione più sostenibili e a ridurre l’importazione di beni che non rispettano standard ecologici.

Come funzionano i dazi

Il funzionamento dei dazi coinvolge diversi passaggi e protagonisti. Quando un prodotto viene importato, il valore della merce viene dichiarato all’agenzia doganale del paese importatore. L’agenzia calcola i dazi dovuti in base alle tariffe stabilite e alle informazioni fornite. Una volta pagati i dazi, la merce può essere rilasciata e distribuita nel mercato locale.

Ovviamente, i dazi possono influenzare i prezzi al consumo. Quando aumentano, i costi per i produttori e i rivenditori aumentano, il che può portare a un aumento dell’inflazione e quindi delle spese per i consumatori, con il rischio di ridurre la domanda di prodotti importati e incentivare le persone a scegliere alternative locali.

Perchè i governi utilizzano i dazi

I dazi sono strumenti chiave nella politica commerciale di un paese. I governi possono utilizzare i dazi per raggiungere obiettivi economici e politici, come la protezione delle industrie emergenti, la promozione dell’occupazione locale e la riduzione del deficit commerciale.

Proprio per questo, negli ultimi anni, il dibattito su questi strumenti è diventato particolarmente acceso, con alcuni paesi che hanno adottato politiche protezionistiche in risposta a preoccupazioni economiche e di sicurezza nazionale, portando a un aumento delle tensioni commerciali e a una maggiore attenzione sull’importanza di accordi commerciali multilaterali e bilaterali.

I pro e i contro dei dazi

Tra i pro più rilevanti, i dazi possono, come detto in precedenza, proteggere le industrie locali dalla concorrenza estera, sostenendo l’occupazione e incentivando la produzione nazionale. Possono anche generare entrate fiscali per il governo, che possono essere reinvestite in servizi pubblici e infrastrutture.

Tuttavia, ci sono anche contro rilevanti, in primis il già citato aumento dei prezzi al consumo di prodotti provenienti dall’estero, penalizzando i consumatori che devono pagare di più per i beni importati. Inoltre, possono innescare ritorsioni da parte di altri paesi, portando a guerre commerciali che danneggiano le economie di entrambi i lati.

Infine, l’uso eccessivo di dazi può essere collegato a inefficienze nel mercato, poiché le aziende locali potrebbero diventare meno competitive e innovative senza la pressione della competizione estera, configurandosi quindi come strumenti che possono essere utili in termini di stabilità e crescita nel breve termine, ma con implicazioni a lungo termine che possono far emergere effetti controproducenti.

Matteo Di Medio

Giornalista - Content Manager presso Linking Agency; Caporedattore e Autore presso Giocopulito.it e Influentpeople.it

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