In questo articolo parliamo di:
La proliferazione dei broker:
Ogni azione, come si dice, porta una conseguenza; ecco, il fatto che trading online, forex, opzioni binarie e via dicendo siano diventati strumenti così popolari ha generato un effetto a cascata.
Risultato, in rete si è assistito alla proliferazione dei soggetti che in questo mercato sono implicati in modo inevitabile. Anzi, per dirla meglio, si parla di soggetti fondamentali e senza i quali non è possibile iniziare ad investire tramite web: i cosiddetti broker.
Oggi sono a migliaia, basta navigare nel web su siti come brokeropzionibinarie.eu che ne offrono un elenco per rendersene conto. Altro non sono che portali di intermediazione, soggetti che si propongono di intermediare, per l’appunto, tra chi decide di investire e il mercato.
Inutile dire che con un piatto ricco quale quelli del trading online e delle opzioni binarie questi soggetti sono cresciuti in maniera esponenziale. Chi voglia iniziare a investire in opzioni binarie non ha che l’imbarazzo della scelta; e qui una prima scrematura va fatta.
Chi regolamenta questi intermediari:
Proprio perchè questi broker sono a migliaia, da alcuni anni in Italia a regolamentarli è la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa che si occupa anche di vigilare sui promoter.
È fondamentale quindi sapere che non tutti i broker che si trovano in rete operano con regolare licenza; quelli che agiscono nel rispetto della normativa sono solo quelli autorizzati dalla Consob per l’appunto. Spesso quindi il rischio è di affidarsi, senza saperlo, ad intermediari fuori legge. E comunque scegliere tra gli operatori a norma non è certo una garanzia di guadagni.
Come guadagnano i broker di Forex?
I broker di opzioni binarie vanno a ricavare il loro margine in quanto offrono prodotti acquistabili tramite loro andando a ricavare poi anche dalle singole puntate. In sostanza un meccanismo che consente ai broker di guadagnare sempre sull’utente, come ovvio.
I broker vanno infatti a ricavare profitti sulle percentuali di volumi scambiati oltre che sui guadagni effettivi del trader; se quest’ultimo vince, non ottiene tutta la cifra. Ma una percentuale che mediamente si attesta sul 70%. Il resto lo prende il banco. E quindi il broker.
Inutile dire che se il trader punta su un investimento sbagliato e perde…perde tutta la cifra. Non solo una percentuale. Come si dice nel gioco d’azzardo…alla fine il banco vince sempre.