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Come funziona la coltivazione idroponica?
Con la coltura idroponica le piante possono crescere anche senza suolo e sfruttano una soluzione di acqua e nutrienti come fosforo, potassio, composti azotati ed altri microelementi. Questi substrati assolvono alle funzioni di riserva di nutrienti minerali e di supporto fisico, affidate generalmente al terreno.
Possiamo individuare due tipologie di coltivazione idroponica: quella con il substrato e quella senza. La prima utilizza una miscela di sabbia, perlite, argilla espansa ecc. che viene bagnata ed irrigata con acqua e sostanze nutritive; la seconda è ancora più “minimal”, in quanto le radici delle piante vengono immerse nel flusso della soluzione nutritiva.
Oltre all’acqua, le piante hanno bisogno di un altro elemento fondamentale per sopravvivere: l’ossigeno. Paradossalmente una delle principali cause di morte delle piante acquatiche è proprio l’eccessiva quantità di acqua fornita durante le sessioni di irrigazione, poiché non arriva ossigeno sufficiente nella zona delle radici.
Nell’idroponica l’acqua si sostituisce al terriccio, quindi le radici sospese nell’acqua in movimento assorbono velocemente l’ossigeno e le sostanze nutritive. Se la quantità di ossigeno è poca, la crescita risulta lenta. Accertarsi quindi che le piante coltivate in idroponica ricevano la giusta miscela di acqua, aria ed ossigeno.
Coltivazione verticale idroponica
Un’altra tendenza del momento è la coltivazione verticale, che prevede lo sviluppo di orti e serre in verticale così da ottimizzare lo spazio a disposizione nei balconi o nei terrazzi di abitazioni in pieno centro città. I due trend, idroponica e giardini verticali, si sono uniti dando vita alla coltivazione verticale idroponica.
Generalmente si utilizzano sistemi di illuminazione a LED, così da poter coltivare le piante anche in casa con una temperatura controllata. Le grandezze e le dimensioni variano notevolmente a seconda dalla tipologia di coltivazione. Si va dai modelli per hobbisti molto piccoli, fino ad impianti professionali superiori ai 2 metri. Il sistema è supportato da una pompa elettrica ad immersione, che dal mastello spinge l’acqua verso la punta della torre per poi farla cadere ed irrigare le radici delle piante.
I vantaggi della coltivazione idroponica
L’idroponica consente di coltivare frutti ed ortaggi da consumare, ma anche fiori per decorare finemente la casa con ornamenti floreali che mettono di buon umore e donano allegria all’ambiente. Non avendo bisogno di terreno, le coltivazioni idroponiche sono indicate anche in quelle zone sfavorevoli da un punto di vista climatico. Non è necessario utilizzare fertilizzanti in quanto la somministrazione dei nutrienti è controllata. Si riduce così anche il rischio di inquinamento con unminore impatto sull’ambiente circostante.
A proposito di tutela dell’ambiente, l’acqua viene riutilizzata in modo da garantire un risparmio idrico che può arrivare fino al 70-80%. Ne trae beneficio anche il tuo portafoglio poiché le bollette dell’acqua risultano decisamente più leggere.
Il terreno contiene nutrienti preziosi per le piante, ma spesso si trasforma in un ricettacolo di virus e batteri che aggrediscono la coltivazione. Con l’idroponica si riduce notevolmente l’attacco di virus e parassiti e praticamente non ci sono erbe infestanti, quindi non sono previste spese per diserbanti. Inoltre è una tecnica di coltivazione ottima per tutto l’anno, quindi non ci sono particolari esigenze stagionali.