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Certificati medici online: come funzionano

Tra disservizi ed innovazione sono partiti “obbligatoriamente” i certificati medici online, argomento che nelle ultime ore campeggia sulle pagine dei quotidiani e di cui si dibatte in radio e televisioni. Obbligatoriamente, volutamente messo tra virgolette, per alcuni motivi che spiegheremo nel corso dell’articolo.
Dunque, in sintesi, le polemiche, a molti ben note, nascono da presunti problemi della rete: da un lato, il Ministero della Pubblica Amministrazione e innovazione ha confermato che non si registra alcun problema, il sistema è funzionante e a pieno regime; dall’altro, il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo sostiene che i medici segnalano che il sito è spesso bloccato e per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Dibattiti, che nascono in primis dalle sanzioni per i medici inadempienti stabilite dal Ministero.

Come funzionano i certificati medici telematici

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha comunque precisato che le sanzioni al medico reo di non certificare la malattia per via telematica scatteranno solo per il rifiuto colpevole e reiterato. Archiviate, almeno su carta, le polemiche, vediamo invece come funzionano questi certificati medici online; per spiegare al meglio le procedure, ci siamo avvalsi del sito internet del ministero per la Pubblica amministrazione e innovazione e di quello dell’Inps.
In sostanza, il paziente si reca dal medico che invia all’Inps il certificato di malattia compilando una pagina web; l’ Inps, dal canto suo, dovrebbe immediatamente rendere disponibile il certificato al datore di lavoro (pubblico e privato), che può riceverlo tramite PEC (posta elettronica certificata) oppure consultando il sito dell’Inps.
Il lavoratore può consultare i propri certificati di malattia tramite il sito dell’Inps e può comunque chiedere una copia cartacea al medico, oppure chiederne l’invio alla propria casella di posta elettronica, e in ogni caso, non ha nessun altro obbligo di invio del certificato al datore di lavoro e all’Inps.

Problematiche e criticità

Fin qui sembra tutto liscio come l’olio, ci sono però delle problematiche o delle eccezioni che vanno evidenziate; se il medico lo rilascia in forma cartacea per impossibilità temporanea di usare il sistema telematico, il lavoratore deve presentare la documentazione alla propria amministrazione secondo le modalità tradizionali.
Successivamente, il datore di lavoro segnala via posta elettronica certificata, entro 48 ore, all’azienda sanitaria di riferimento del medico di aver ricevuto il certificato di malattia in forma cartacea. Un’ulteriore ipotesi che potrebbe verificarsi riguarda la mancanza di alcune informazioni, come gli infortuni sul lavoro, nei certificati telematici; anche in questo caso il lavoratore dovrà portare la copia cartacea del certificato telematico rilasciato dal medico e l’altra eventuale documentazione che provi quanto dichiarato.

Certificati rilasciati dal Pronto soccorso

Un’altra situazione per il lavoratore potrebbe essere quella che i certificati vengano rilasciati dal Pronto soccorso; in questo caso, se viene dato in forma cartacea, il paziente deve presentare la documentazione alla propria amministrazione secondo le modalità tradizionali. Inoltre, è ancora possibile che al dipendente venga rilasciata certificazione di malattia in forma cartacea da parte di un medico privato in quanto il processo di distribuzione delle credenziali di accesso al sistema telematico a questo tipo di medici è ancora in corso.
Altra situazione tipo: se l’attestato di malattia non viene reso disponibile dall’Inps al datore di lavoro secondo i tempi previsti, quest’ultimo può richiedere al dipendente di portare la copia cartacea e poi l’amministrazione deve segnalare il problema riscontrato all’Inps via web tramite la posta elettronica certificata.

Certificati cartacei

La tradizionale modalità cartacea rimane inoltre in vigore, per quelle categorie di personale ad ordinamento pubblicistico, ovvero non soggette al regime del decreto legislativo n. 165 del 2001: in sostanza, si tratta di magistrati, avvocati dello Stato, professori universitari, personale appartenente alle forze armate e alle forze di polizia, corpo nazionale dei vigili del fuoco e le altre categorie che sono disciplinate dai propri ordinamenti. Il nuovo sistema per la trasmissione dei certificati di malattia all’ Inps è stato introdotto nell’ Aprile del 2010, ha iniziato a lavorare a Giugno ed è in regime obbligatorio dall’inizio di questo mese. Obbligatorio, come abbiamo segnalato ad inizio articolo, che potremmo mettere tra virgolette.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Giornalista professionista in radio e sul web. "E' un mestiere, ma non come tanti; è un atteggiamento verso la vita".

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