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Auto blu e di servizio: la situazione attuale aspettando i tagli

La revisione dei costi della spesa della Pubblica Amministrazione, la Spending Review iniziata dal governo Monti, comincia a dare i primi frutti.
In particolare nel settore delle auto di rappresentanza, le cosiddette auto blu, da sempre simbolo dei privilegi smodati della casta politica.
La Presidenza del Consiglio, come annunciato dal premier Enrico Letta, ha deciso di ridurre del 25% le auto di servizio.
Una delle prime direttive del governo prevede che le auto blu attualmente in dotazione alla Presidenza del Consiglio vengano ridotte da 60 a 44 razionalizzandone l’utilizzo.

Differenze tra Auto blu e Auto grigie:

Quando si parla di questo delicato argomento è indispensabile, per non generare confusione, fare una distinzione del parco auto della Pubblica Amministrazione identificando due tipologie ben differenti: le auto blu, che sono autovetture a disposizione di uffici/servizi con uso di eventuale autista se la cilindrata supera i 1600cc. Sono le auto di rappresentanza usate dai vertici delle istituzioni, ad esclusione però di tutte quelle auto adibite a funzioni di pubblica sicurezza.
Le auto grigie, invece, sono quelle a disposizione degli uffici, senza autista ma con cilindrata inferiore ai 1600cc. adibite ai semplici servizi operativi; in questa divisione sono escluse le auto usate per sicurezza o difesa. Il veicolo in questione può essere di proprietà, in leasing o noleggio a Stato, Regione, Comune, Asl, Provincie o Enti.

Censimento auto blu in Italia:

Per disciplinare e cercare di contenere il numero e i costi ingenti di queste vetture, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha approvato il 3 agosto del 2011 un decreto che prevede il censimento permanente delle auto della PA rendendo obbligatoria la comunicazione in via telematica delle stesse autovetture. Il tutto è affidato alla Formez, centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento della PA, che oltre al censimento permanente delle auto di servizio svolge un monitoraggio annuale dei costi delle stesse.
Nonostante le operazioni di razionalizzazione intraprese, i costi ed il numero delle auto blu sono ancora molto elevati: alla data del 20 luglio 2013 sono 4.238 gli enti che hanno fornito i dati per il monitoraggio, circa il 43% del complesso degli enti della PA; i suddetti enti possiedono il 73% delle auto e annoverano il 64% dei dipendenti in servizio.
Gli enti territoriali del Nord e Centro Italia, hanno partecipato all’indagine con percentuali superiori rispetto alle regioni del Sud e sempre dalle stesse indagini è risultato che, nel 2012, la spesa totale ottenuta per la gestione del parco auto, comprensivo di spese per noleggio e altro, ammonta a 1.050 milioni di euro, 128 milioni di euro in meno rispetto al 2011, circa il 12%, ma ancora troppo poco.

Spesa per auto blu e auto grigie:

C’è tuttavia da tenere in considerazione la spesa anche in base a quella che è la tipologia di vettura; per le auto blu, il totale nel 2012 ammonta a 400 milioni di euro con una riduzione di 72 milioni rispetto all’anno precedente; mentre per le auto grigie è pari a 539 milioni di euro con una riduzione di 55 milioni di euro rispetto al 2011. Alla riduzione della spesa hanno contribuito perlopiù i Comuni, circa 87 milioni di euro, e a sorpresa le maggiori percentuali di riduzioni dei costi riguardano i Consigli regionali.
A livello territoriale invece, le amministrazioni del Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo, seguite da Toscana, Marche e Piemonte, registrano le riduzioni più forti; in particolare la Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana nell’insieme, hanno ridotto la spesa degli enti locali per importi superiori a 10 mila Euro, un dato significativo e di non poco conto.
Ovviamente in queste analisi rientrano tutte le spese accessorie e di gestione che riguardano leasing o noleggio delle auto, carburante, eventuale autista, assicurazioni: mentre se parliamo di auto con conducenti dobbiamo anche tener conto della mobilità dei dipendenti e di tante altre spese sulle quali, in un momento delicato come quello che il paese sta vivendo, sarebbe forse il caso di riflettere.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Calabrese, testarda e con la passione per il giornalismo.

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