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Vinile: i dati di Stati Uniti ed Italia
Gli ultimi dati disponibili negli Stati Uniti sono piuttosto eloquenti; a declinarli è stata Nielsen Music, secondo cui ormai da 14 anni il vinile fa segnare ritmi di crescita estremamente sostenuti, con un +32% registrato nel 2019. Dati che hanno riportato la situazione ai livelli del 1990.
In Italia il ritmo di crescita non è lo stesso, ma comunque sale anno dopo anno. Se il digitale rappresenta la grande maggioranza del mercato discografico italiano, va sottolineato che dopo il +4,8% messo a segno nel 2018, l’ultimo anno abbia visto una ulteriore crescita del 6% per i vinili; dati segnalati dal Fimi, la Federazione industria musicale italiana.
Anche in Gran Bretagna è il vinile a resistere allo streaming
Non solo negli Stati Uniti e in Italia, ma anche in Gran Bretagna il vinile si è proposto come reale alternativa allo streaming. Se i compact disc continuano a frenare, nel corso del 2019 i vinili hanno sostanzialmente raddoppiato i loro volumi di vendita tanto da poter essere inquadrati come un trend del momento, che potrebbe intensificarsi nei prossimi anni.
Ma per molti quella del vinile non è solo una moda momentanea, bensì una sorta di culto ammantato di fascino, accresciuto dal possesso di un supporto fisico vintage. Una passione che implica quindi anche un gusto nostalgico per il passato, quello che musicalmente parlando può essere indicato come una sorta di età dell’oro legato a nomi pesanti che sui dischi in vinile hanno costruito il proprio mito.
Quali sono i vinili più venduti?
Quali sono i vinili più venduti nel mondo? Proprio per la portata del fenomeno, in questo caso, occorre guardare agli Stati Uniti. Qui a macinare vendite è Abbey Road, l’album del 1969 dei Beatles, il penultimo nella storia dei Fab Four.
In Italia spiccano invece i Pink Floy di Dark Side of the Moon, forse l’opera più visionaria in assoluto del gruppo inglese. Tra i nomi celebri che continuano a registrare vendite su vendite di vinili, ci sono anche i Queen di Freddie Mercury, soprattutto quelli di Bohemian Rhapsody e di Greatest Hits I.