In questo articolo parliamo di:
Dove c’è crisi arriva il gioco:
In sostanza oggi la gente gioca sempre più e preferisce utilizzare il web per giocare. Non a caso negli ultimi anni si continuano a registrare record nel nostro paese per il gioco online.
Una realtà ormai consolidata e che, come avevamo evidenziato in passato, va ad essere ancora più marcata in un periodo di crisi economica oltre che nelle realtà ad alto disagio sociale. Dove c’è maggiore disoccupazione e la vita è più complicata, lì prolifera il gioco.
Un fattore solo parzialmente contraddetto dalla contingenza che vede la Lombardia come la regione in cima alla classifica della raccolta totale parlando dell’indotto generato dal gioco d’azzardo.
Il binomio disagio sociale / gioco d’azzardo continua ad essere estremamente reale. Non a caso il sud Italia è terreno fertile per reperire grandi quantità di giocatori.
Le vincite al sud Italia:
Per fortuna si riscontrano anche delle vincite al Sud, quantomeno per gli amanti del gioco online. Starcasinò, l’operatore di roulette e slot machine online, nel mese di luglio appena trascorso ha distribuito tra Campania e Puglia oltre 60mila euro.
La Campania è tra le regioni che contribuiscono di più in riferimento alla raccolta complessiva del gioco d’azzardo: 6 miliardi e 821 milioni. La Puglia si trova più o meno a metà classifica con 4 miliardi e 74 milioni. I giochi preferiti risultano essere invece le slot machine e la roulette.
Anche allo Stato conviene:
E comunque, in generale, si tratta di un movimento, quello del gioco d’azzardo, che genera ricchezza non solo agli operatori, ma anche alle casse dello Stato. Che secondo dati recenti forniti dalla Camera dei deputati, incassa ogni anno circa 8,7 miliardi di euro in tassazione.
Di questa cifra, oltre la metà deriva da Newslot e Videolottery: solo per queste due voci gli italiani hanno speso nel 2015 rispettivamente 26 e 22 miliardi circa. Cifre iperboliche che vengono ingoiate dal meccanismo oliato del gioco d’azzardo.
Un meccanismo per certi aspetti perverso e nel quale ci guadagnano tutti, Stato compreso, tranne ovviamente i giocatori; che, salvo rari case di vincite, finiscono con l’alimentare un ricco movimento dal quale non ricaveranno nulla.