In questo articolo parliamo di:
Il nuovo vaccino per l’influenza:
Nello specifico si tratta di un vaccino trivalente, ovvero finalizzato a contrastare 3 ceppi di virus, anche se gli esperti fanno sapere che si sta già lavorando su un nuovo vaccino quadrivalente, già disponibile negli Usa ma non ancora in Europa, che contiene 4 ceppi di virus e che può quindi garantire una protezione maggiore.
Tornando al vaccino influenzale 2013/2014, la direzione generale salute alcuni giorni fa ha fornito alle Asl diverse indicazioni mettendo in evidenza le categorie di soggetti per i quali è “raccomandata” la vaccinazione e precisando quelli che sono i soggetti nei confronti dei quali è da prevedere l’offerta gratuita. In base a queste indicazioni, le persone alle persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione per l’influenza sono:
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soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
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bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti – affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;
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bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
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donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
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persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili
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medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza in case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza
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persone conviventi con soggetti portatori di patologie che non possono essere vaccinati.
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personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
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forze di polizia e ai vigili del fuoco cui la vaccinazione è offerta gratuitamente.
Polemiche sui vaccini e questione sicurezza:
In riferimento al vaccino per l’influenza come ogni anno scattano anche le polemiche ed i dibattiti sull’opportunità di farvi ricorso e sul reale utilizzo di questo. La scorsa stagione il vaccino si era rivelato un mezzo flop; quest’anno il 52% degli italiani si dichiara contrario per diverse motivazioni palesando ancora una volta un certo scetticismo verso il vaccino influenzale.
Lo scorso anno le polemiche relative al vaccino per l’influenza erano state piuttosto vigorose (Il Vaccino per influenza è realmente utile?): il tutto era ruotato intorno alla sospensione dei vaccini Novartis decisa dal ministero della Salute per presunte irregolarità nella composizione dei medesimi. Fattore che aveva contribuito a generare il flop del vaccino con un calo del 25% rispetto al 2011.
Ricordiamo che l’influenza (il cui nome deriva da un’antica credenza secondo la quale la malattia era causata dall’influenza degli astri) si trasmette tramite le goccioline che si emettono ad uno starnuto o ad un colpo di tosse, mentre si parla, ma anche soltanto tramite il semplice contatto con oggetti o superfici infette.
Come agisce il vaccino sull’organismo:
Al riguardo le raccomandazioni degli esperti per evitare di essere contagiati dal virus dell’influenza sono di lavarsi spesso la mani; coprirsi naso e bocca durante uno sternuto o un colpo di tosse, e trattare immediatamente le mani e i fazzoletti utilizzati; rimanere in casa durante il periodo dell’influenza,soprattutto nei periodi nei quali il virus è particolarmente forte (all’inizio); usare le mascherine se ci si trova in ambienti sanitari, o a contatto con persone infette.
Come funziona il vaccino per l’influenza? In estrema sintesi il nostro sistema immunitario combatte quotidianamente contro virus e batteri e, dopo averli sconfitti, crea un’immunità verso quei virus in grado di contrastare per sempre quel ‘nemico’. Si creano i cosiddetti anticorpi.
Il funzionamento del vaccino è più o meno il medesimo; vengono inseriti nell’ organismo dosi basse di virus (o di sostanza analoghe), non in grado di moltiplicarsi, così da permettere al sistema immunitario di creare gli anticorpi. Il virus dell’influenza subisce modificazioni ogni anno; questo è il motivo per il quale l’organismo umano non lo riconosce e si ammala.