Vacanze estive: le abitudini degli italiani
Lo studio evidenzia inoltre, come ci sia stato un cambiamento delle abitudini degli italiani: si torna infatti alla monovacanza, dalla durata media di due settimane complessive al massimo. Coloro che decideranno di partire, il 40% degli italiani, soggiorneranno nel 45,5% dei casi in alloggi privati, mentre il 42,9 lo farà in strutture ricettive. Solo il 23% dei vacanzieri sceglie di andare all’estero.
Altre stime arrivano da Telefono Blu che aveva annunciato intorno a metà luglio dieci milioni di persone in viaggio, ma la metà restava fuori casa solo per il fine settimana. Per Ferragosto invece saranno 36 milioni gli italiani in vacanza, 1 milione in meno rispetto al 2010.
A segnalare i flussi verso le mete di villeggiatura sono anche Autostrade per l’Italia che nonostante abbiano evidenziato negli scorsi fine settimana traffico da bollino rosso, o addirittura nero, hanno poi riscontrato una mancanza di criticità sulle strade motivandola con le partenze “intelligenti”, ovvero di mattina presto o di notte. Il bilancio provvisorio, che vede quindi una sostanziale parità di traffico rispetto al 2010 e una migliore fluidità, viene anche giustificato dagli interventi di potenziamento della rete realizzati proprio in vista dell’esodo.
Se volessimo analizzare, invece le motivazioni delle non partenze, ci vengono in aiuto i dati dell’Istat: secondo l’Istituto di statistica, a luglio sono aumentati dell’8% rispetto allo stesso mese del 2010, i prezzi di stabilimenti balneari, ombrelloni e sdraio. Brutte notizie anche per chi progetta ferie low cost: impennata di oltre un quinto per i campeggi e del 5,4% per le pensioni a basso prezzo. Solo il carrello della spesa risulta un po’ meno pesante grazie al calo dello scontrino di frutta e verdura fresca. Secondo la società di ricerche Nielsen, gli italiani si rifugiano nel web per trovare le condizioni migliori: 18 milioni di persone hanno visitato almeno un sito della categoria viaggi.
Guida per chi resta in città:
E per chi decide di restare in città, buone notizie arrivano dal mondo della cultura. Eh sì, perché a Ferragosto rimarranno aperti 325 luoghi d’arte. Non solo musei, anche ville, castelli, templi, parchi, giardini, aree e siti archeologici disponibili al pubblico in questa giornata di festa. L’elenco completo dei luoghi e dei musei aperti a Ferragosto, regione per regione, è consultabile sul sito del ministero dei Beni culturali.
Abbiamo cercato di dare forma a questa estate con i dati estrapolati e raccolti da diversi istituti e associazioni, ma a volte basta guardarsi intorno, essere spettatori e in parte un po’ analisti per valutare quanto sta accadendo in questo periodo e quanto le città si stiano svuotando. Un colpo d’occhio è sufficiente per contare il tempo d’attesa alla posta o alla cassa di un supermercato. Osservare quanti sono i parcheggi liberi, e quante auto circolano in città rendono la giusta misura di quanto la crisi stia colpendo o meno l’estate 2011.