In questo articolo parliamo di:
Il corso di omosessualità dell’ Università Statale di Milano:
La notizia di questi giorni è l’inaugurazione, per le facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano, di un corso che affronti queste delicate tematiche; il corso prenderà avvio il prossimo 20 Gennaio ed avrà titolo “Omosessualità: un mondo nel mondo”, senza spazio quindi ad eventuali incomprensioni riguardo i temi trattati.
Avrà carattere facoltativo e varrà agli studenti che supereranno l’esame 3 crediti formativi: l ‘invito a partecipare è rivolto a tutti gli iscritti di filosofia, giurisprudenza, sociologia e storia che vorranno prendervi parte e meglio comprendere questa realtà, oggi più che mai presente e condivisa.
Per l’ideatrice e coordinatrice del progetto, Antonella Besussi, il corso, all’avvio del suo primo anno, rappresenta un’importante svolta nella didattica universitaria e nella socialità in genere e darà l’opportunità di approfondire tematiche e questioni su cui si tende, purtroppo, a scivolare. Per ottenere i crediti universitari gli studenti, secondo la formula classica dei laboratori facoltativi, dovranno essere presenti almeno al 80% delle lezioni e produrre, a fine corso, un elaborato in cui si tratti uno dei temi proposti; tutto regolare, quindi, un vero e proprio corso universitario.
I temi trattati sfioreranno le problematiche legali, civili e sociali legate all’omosessualità, basandosi inoltre su uno studio del linguaggio filosofico ad essa riferito.
Reazioni contrastanti:
Le reazioni, come ampiamente preventivabile, sono state varie e contrastanti; netta l’opposizione di alcuni gruppi studenteschi, soprattutto legati all’estrema destra ed alla Lega Nord, che etichettano il laboratorio come “fuorviante”. Soddisfatti di contro i collettivi di sinistra che fanno eco al collettivo “Gay Statale Milano”, formatosi proprio negli ultimi anni ma che conta già centinaia di iscritti, dal quale sono partite le prime proposte e idee che hanno in seguito dato vita al corso.
Sicuramente questa notizia è destinata a far ancora parlare nei prossimi giorni; quello che è interessante da rimarcare è il fatto che rappresenti un notevole segnale di apertura per un paese, l’ Italia, in cui quello dell’omosessualità è un problema considerato ancora scomodo.
Giulio D’Antona