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Tribunale boccia la “difesa della razza” leghista

In passato avevamo raccontato dalle pagine del nostro giornale la vicenda del comune di Tradate, un piccolo paese a maggioranza leghista in provincia di Varese; nel 2007 il Consiglio comunale di Tradate aveva deciso di offrire il contributo di 500 euro ai nuovi nati di ogni anno, tagliando tuttavia fuori i bambini senza entrambi i genitori italiani.
In questo modo il suddetto Comune aveva escluso e privato, consapevolmente, i cittadini immigrati extracomunitari, così come gli stranieri comunitari, del beneficio del bonus ( Bonus bebè e discriminazione leghista ).
A detta del Sindaco di Tradate, la decisione era stata motivata con l’intento di incentivare la natalità’ degli italiani, visto che i cittadini stranieri sarebbero prolifici al punto di compromettere la conservazione della cultura italiana.
La questione, come prevedibile, era finita in Tribunale e lo scorso 26 luglio il giudice, accogliendo un ricorso presentato dall’ Associazioni studi giuridici sull’immigrazione, aveva sentenziato che il Comune doveva rimuovere il requisito dell’italianità, aprendo quindi il bonus anche alle famiglie straniere o miste.

 

Bonus bebè a italiani e stranieri:

Il sindaco, Stefano Candiani, non si era arreso ed aveva presentato reclamo contro la decisione del tribunale, adducendo giustificazioni da “difesa della razza” per convincere della sua tesi, ed aveva quindi deciso di sospendere l’erogazione del bonus a tutte le famiglie, italiane e straniere. “Il fatto è che la popolazione europea mostra un forte tasso di calo demografico. È del tutto ovvio che alla morte dei popoli si accompagna la morte delle rispettive culture” era stata la difesa da parte del Comune di Tradate.
Lo scorso mercoledì 29 Settembre il tribunale di Milano ha respinto tale reclamo del sindaco Candiani ed ha tenuto a precisare la delibera del Comune era “certamente discriminatoria” e contro le norme di legge che garantiscono la parità di trattamento tra italiani e stranieri nelle prestazioni assistenziali. Ha quindi ordinato al Comune di Tradate di porre rimedio alla discriminazione pagando i bonus a tutti gli stranieri che hanno avuto figli dal 2007 a oggi. Come dire, per il momento giustizia è stata fatta ad una delle tante, ripetute, solite sparate leghiste.

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