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Monopolio delle compagnie marittime
Si sta parlando di un qualcosa di molto importante che rischia ogni anno di far perdere soldi e turisti ad un’isola che sul turismo punta un bel po’. Addirittura la tratta via mare verso la Sardegna è considerata la più cara in Europa.
A cavallo dell’estate il deputato Pd e presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, ha voluto evidenziare la problematica denunciando un “insopportabile e ingiustificato aumento dei costi per il trasporto marittimo verso la Sardegna ed il rincaro dei biglietti aerei verso entrambe le isole maggiori, in particolare per la Sicilia in occasione delle vacanze estive”.
Dinamiche che fondano le proprie ragioni sulla posizione dominante di alcuni soggetti che operano in regime di monopolio sul mercato: tanto nel settore marittimo che in alcuni scali aerei. In sostanza, non c’è concorrenza.
La Convenzione Stato – compagine marittime
Il caro traghetti verso la Sardegna per la stagione estiva 2017 ha vissuto una nuova fiammata. Per dirla meglio, i prezzi sono ulteriormente aumentati. Il che va a mettere a rischio la mobilità dei sardi e dei turisti in aggiunta al trasporto merci da e per l’isola.
Acquistare i biglietti di traghetti per la Sardegna (per info clicca qui) è quindi dispendioso ma per alcuni inevitabile. Si parla in particolar modo di chi viaggia con la necessità di doversi portare la macchina. Opportunità che è possibile esclusivamente tramite traghetto.
Perché i costi dei collegamenti via mare con la Sardegna sono così elevati? Dipende tutto da una Convenzione Stato – compagnie marittime che fu firmata nel 2012 e che va a delineare i paletti per i servizi di collegamento marittimo in regime di pubblico servizio con le isole maggiori e minori. Tale Convenzione sarà in vigore fino al 2020.
Prezzi dei traghetti che salgono a ridosso dell’estate
In sostanza il meccanismo sembrerebbe essere chiaro: potendo operare in regime di sostanziale monopolio le compagnie dei traghetti verso la Sardegna tendono a gestire in piena autonomia i prezzi incrementandoli a piacimento, spesso e volentieri a ridosso delle vacanze estive.
La giustificazione è quella dell’aumento dei carburanti: e i turisti che necessitano di raggiungere l’isola via mare non possono fare altro che pagare la cifra richiesta.
Contingenza che aveva portato la scorsa estate alla richiesta di class action da parte dell’Associazione dei consumatori Altro Consumo. Tale richiesta aveva inizialmente portato l’Agcm, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ad emettere una sentenza sanzionando le compagnie che operavano in regime di monopolio.
Le sanzioni erano poi state annullate da parte del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato cui avevano fatto ricorso le compagnie stesse.