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Cos’è la tessera del tifoso
La tessera del tifoso è una card che i supporter di una squadra di calcio devono fare per fidelizzarsi e per poter usufruire dell’acquisto di biglietti: il tentativo era quello di schedare tutti i tifosi avendo precise generalità così da poterli gestire meglio e tenerli sotto controllo.
La tessera del tifoso viene rilasciata quindi da ciascuna società di calcio previo nulla osta della Questura territoriale competente che può comunque opporsi nel caso di presenza di motivi ostativi, come ad esempio parlando di tifoso raggiunto da Daspo, divieti di accesso a manifestazioni sportive.
La tessera voluta da Maroni si presenta come una card di plastica, stile carta di credito, contenente un chip; motivo che ha causato molte polemiche in passato perché si è sostenuto che l’obiettivo della tessera non fosse soltanto quello di fidelizzare il tifoso, ma anche quello di tenerlo sotto controllo proprio grazie alla presenza di questo chip.
A cosa serve la tessera del tifoso
La tessera del tifoso dal 21 giugno 2011 è diventata obbligatoria per tutti quei supporter intenzionati a sottoscrivere un abbonamento per la propria squadra del cuore, quindi per le partite in casa; o recarsi in trasferta nel settore ospiti.
Una schedatura a fronte di qualche piccolo vantaggio come percorsi preferenziali e controlli limitati nei pressi degli impianti (in passato abbiamo scritto del problema dei tanti controlli presso alcuni stadi), sconto su gadget, diritti di prelazione ecc…
Solitamente la tessera del tifoso viene concessa gratuitamente per chi si abbona ad una squadra: per tutti gli altri ha un costo di circa 10 euro, fermo restando le singole politiche di ciascuna società calcistica.
Un provvedimento da cancellare?
Oggi questo provvedimento voluto dal governo Berlusconi sembrerebbe essere pronto per andare in soffitta. Si sta pensando di tornare a facilitare, finalmente, l’accesso dei tifosi allo stadio: fattore che ad oggi è piuttosto difficoltoso visti i tanti paletti da seguire per accedere ad un impianto sportivo.
D’altra parte ciò a cui si è arrivati è noto a tutti: gli spalti dei principali stadi italiani sono, da anni, tristemente vuoti. Su questo esito hanno ovviamente influito tanti fattori, non soltanto la tessera del tifoso. Che comunque ha contribuito ad allontanare dagli stadi anche i tifosi non certamente violenti né pericolosi.
A schierarsi in favore di questa ipotesi è anche il presidente del Coni Malagò il quale ha evidenziato come la deriva potrebbe essere proprio quella di una abolizione della tessera del tifoso.
Abolizione progressiva della tessera
Per la verità si sta pensando ad una abolizione progressiva, tornando a dare la possibilità a tutti i tifosi di acquistare i biglietti direttamente negli stadi anche pochi minuti prima della gara.
Resta in piedi la possibilità per gli organi competenti del ministero degli Interni di stabilire determinate restrizioni, come partita a porte chiuse, nel caso di incontri particolarmente a rischio. Nelle prossime ore si saprò qualcosa in più.
Probabilmente quella 2017 / 2018 potrebbe essere la stagione calcistica di Seria A che passerà alla storia come annata sperimentale per l’abolizione completa della tessera del tifoso.