La direttiva UE sui condizionatori:
Si è arrivati a tassare anche l’aria. Così affermano le associazioni Federconsumatori e Adusbef in una nota congiunta. Un tempo era una battuta ma ora è diventata realtà.
Il tutto nasce, come detto, da quella normativa dell’Unione Europea che obbliga i proprietari a dotarsi di un apposito libretto di impianto oltre che a garantire controlli periodici, ogni 4 anni, dei condizionatori.
Una nota del Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato come la tassa sarà rivolta esclusivamente a impianti grandi, ovvero ai condizionatori superiori ai 12 Kw. Si parla quindi di impianti di dimensioni molto grosse che difficilmente si possono trovare in un appartamento. Un’ esigenza legata all’efficientamento energetico che nasce dall’equiparazione dei climatizzatori agli impianti di riscaldamento datata 2014.
Comune di Roma primo a mettere la tassa
Il Comune di Roma è stato il primo a mettere in pratica la tassazione sull’aria condizionata: un articolo comparso sul quotidiano Libero lo scorso giugno aveva evidenziato la vicenda mettendo in risalto come stessero nascendo società ad hoc per il censimento degli impianti di condizionamento.
Qualcuno, d’altra parte, dovrà pur controllare se la normativa viene applicata correttamente e se gli utenti si adeguano. E lì, sul controllo, potrebbe nascere un business.