Cos’è la Tasi e perché si paga
Giova a questo punto ricordare cos’è la Tasi e come nasce questo provvedimento: il governo Letta aveva introdotto una semplificazione (per modo di dire) di vari imposte che prendeva il none di Iuc, Imposta Unica Comunale. Questa Iuc accorpava la vecchia Imu (imposta sulla casa), la Tari (tassa sui rifiuti) e proprio la Tasi, imposta sui servizi indivisibili. La nuova imposta complessiva sugli immobili va quindi ad accorpare queste 3 voci:
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Tasi: la tassa sui servizi indivisibili forniti dal comune
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Tari: che va a sostituire la vecchia Tarsu in quanto imposta sui rifiuti
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Imu: che non è stata del tutto cancellata, come in molti pensano, ma che continua a sopravvivere come imposta municipale sulle seconde case
La Tasi è quindi un’imposta istituita con la legge di Stabilità del 2014 per sostenere le spese dei comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, ovvero servizi rivolti alla collettività quali manutenzione stradale, illuminazione, sicurezza, anagrafe ecc..
La novità sostanziale della Tasi è che questo onere va a gravare non più soltanto sui proprietari degli immobili, ma anche sugli inquilini seppur in percentuale minore (l’inquilino può arrivare a pagare una cifra tra il 10% e il 30% della Tasi).
Tasi: quando e quanto si paga
Le aliquote devono quindi essere stabilite dai comuni: entro il 10 settembre 2014 i sindaci devono (o dovrebbero) comunicare le delibere tramite le quali hanno approvate le aliquote della Tasi. A seconda delle decisioni dei singoli comuni, i contribuenti possono ritrovarsi a dover pagare:
- entro il 16 dicembre (se il comune di riferimento ha deliberato in materia di Tasi entro il 23 maggio 2014 e i contribuenti hanno già versato l’acconto entro il 16 giugno o in altra data stabilitta dal comune stesso)
- entro il 16 ottobre per l’acconto con saldo completo da versare entro il 16 dicembre (per i casi in cui il comune non aveva deciso nulla in merito alla Tasi alla data del 23 maggio ma ha deliberato nei mesi estivi)
- entro il 16 dicembre in unica soluzione: si parla qui di casi limite, ovvero quelli in cui il comune non è riuscito a deliberare sulla Tasi entro il 10 settembre 2014, data decisa come limite ultimo per comunicare le aliquote. In questo caso l’aliquota della Tasi presa a riferimento per il pagamento sarà quella base, ovvero dell’ uno per mille.
In sostanza quello della Tasi è l’ennesimo provvedimento che sembra nato appositamente per generare confusione nei contribuenti italiani; che già hanno il loro bel da fare per stare dietro alle varie tasse che affliggono il nostro paese.