Come stampare riducendo l’impatto ambientale?
E allora visto che, come detto, tornare indietro non si può, l’unica soluzione è cercare di trovare un compromesso andando, magari, ad adottare una serie di comportamenti e misure tali da garantire un minor impatto ambientale.
Una delle questioni più gravose riguarda, ovviamente, la carta per le stampanti visto l’impatto che alla lunga si può avere sull’ambiente. Da questo punto di vista si sta parlando di un qualcosa, la carta, che da sola va a rappresentare il più grande impatto ambientale dell’intero processo di stampa.
La carta come noto proviene degli alberi: e allora andrebbe considerata come un bene prezioso mettendo in essere comportamenti virtuosi per limitare l’impatto ambientale. Per fare un esempio, quanti sono a conoscenza del fatto che, in ambito lavorativo, quindi negli uffici, su 6 pagine che vengono stampate almeno 1 risulta essere inutile, di troppo?
Moltiplichiamo questo per un numero non quantificabile e andiamo solo lontanamente a immaginare quanta carta viene sprecata ogni giorno.
Il problema di toner e cartucce
Basterebbero quindi semplici accorgimenti per avere un minore impatto sull’ambiente. Anche, ad esempio, essere certi di acquistare la carta giusta per la nostra stampante è un qualcosa che va a garantire un miglior risultato tanto in termini di resa; quanto di risparmio.
Stessi accorgimenti dovrebbero poi essere attuati, ovviamente, anche per l’acquisto di toner e cartucce, gli altri elementi della stampante che vanno a influire pesantemente sull’ambiente.
Acquistare sempre in modo consapevole, con un occhio ben attento all’ambiente, essendo sicuri di non comprare qualcosa che non andremo ad utilizzare e quindi andrà sprecata; magari gettata tra i rifiuti contribuendo ad inquinare.
E poi, ottimizzare tutti i processi di stampa sul lavoro: quindi evitare, ad esempio, di sprecare un foglio intero per stampare una mail di poche righe; cercare, quando possibile, di ricorrere a scansioni da far girare via posta elettronica anziché a stampa su carta; usare carta riciclata e cartucce ad alto rendimento.
In sostanza, una serie di comportamenti virtuosi per ridurre al minimo l’impatto ambientale: perché se da un lato è vero che ormai abbiamo acquisito progressi tecnologici che non possono essere riportati indietro; dall’altro lato si può comunque cercare di mettere in essere comportamenti tali da diminuire l’impatto che queste conquiste di tecnologia vanno ad avere sull’ambiente.