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Sprechi alimentari: l’Italia si prepara ad una legge

Una legge contro gi sprechi alimentari; anche in Italia. Comincia in queste ore in Parlamento un iter che dovrebbe portare alla nascita di una norma che vada a prevedere misure finalizzate a porre un argine agi sprechi alimentari.
Si tratta di una proposta di legge che è stata sostenuta dalle molte associazioni italiane che operano attivamente contro gli sprechi alimentari; le novità proposte riguardano soprattutto un iter più snello per donare le eccedenze alimentari; incentivi per le attività commerciali e sconti per la tassa sui rifiuti (Tari).
Un fenomeno, quello legato agli sprechi alimentari, che in Italia ogni anno produce circa 12 miliardi di euro di perdite. Per questo una maggior consapevolezza per i consumatori è alla base di tutto.

 

La legge sugli sprechi alimentari:

In altri paesi, come la Francia, una legge simile già esiste; ora è il turno dell’Italia. Il sostegno sembrerebbe essere bipartisan con l’obiettivo di una norma semplice e chiara in grado di favorire un utilizzo consapevole delle risorse alimentari accompagnato dal recupero di prodotti ancora utilizzabili.
Passaggio che deve avvenire necessariamente previa una sburocratizzazione dell’iter previsto oggi in termini di raccolta e la donazione di cibo (anche i farmaci subiscono gli stessi impedimenti).
Oggi l’Italia riesce a recuperare ogni anno circa 550mila tonnellate di eccedenze alimentari; l’obiettivo, da raggiungersi anche grazie ad una legge apposita, è quello di arrivare a 1 milione entro l’anno in corso.

 

Incentivi per chi donerà:

Come arrivare a questi obiettivi? Tramite alcuni espedienti per stimolare i consumatori; ad esempio, saranno previsti incentivi (oltre che una semplificazione delle procedure burocratiche oggi in essere) per chi donerà cibi.
Oggi donare non è facile, può sembrare un paradosso ma è così; chi vuole donare eccedenze alimentari (si parla di ristoranti, alimentari, locali vari ecc..) è costretto a compilare una dichiarazione preventiva alcuni giorni prima della donazione. Il tutto per garantire la tracciabilità di quanto si è donato.
Ecco perchè spesso si preferisce gettar via la roba in eccesso; può risultare più semplice e meno impegnativo. La nuova legge andrà a semplificare prevedendo una dichiarazione unica da presentare alla fine di ogni mese.
Chi donerà avrà incentivi fiscali in termini di iva da scaricare; un’altra mossa che dovrebbe invogliare molti soggetti economici ad optare per la donazione.

 

Più informazione:

Un’altra novità è quella legata all’aspetto informativo: per combattere gli sprechi è necessario che i consumatori siano informati il più possibile. Ecco allora che sarà importante che i consumatori siano pienamente consapevoli in materia della dicitura relativa ala scadenza dei singoli alimenti.
Soprattutto è fondamentale che essi comprendano la differenza tra indicazione di scadenza, e indicazione relativa al ‘da consumarsi preferibilmente entro il’.. Stessa cosa dicasi per il pane invenduto, che può essere donato anche entro le 24 ore successive alla produzione (in passato avevamo raccontato come avviene lo spreco del pane), o per i prodotti che resteranno a terra durante la raccolta.
Si cercherà poi di velocizzare e semplificare anche l’iter legato alla possibilità di distribuire beni alimentari confiscati; oggi si può fare, ma è a discrezione dei magistrati.
Inoltre come incentivo finale le attività commerciali che doneranno cibo seguendo queste procedure beneficeranno di uno sconto sulla tassa dei rifiuti proporzionale alla quantità di cibo donato.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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