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Rientro a scuola, per molte famiglie è un salasso

L’anno scolastico è iniziato: molte scuole italiane hanno già aperto i battenti, altre lo faranno nei prossimi giorni, ma tutte sono accomunate da un trend: l’aumento delle spese per il materiale scolastico.
Si era parlato di buona scuola. Buona forse lo sarà per altre voci, quello si vedrà sulle lunghe distanze; per il momento appare certamente troppo cara dal punto di vista economico.
Le famiglie, provate dalle numerose spese (l’Italia secondo lo studio Ocse occupa il dodicesimo posto al mondo, davanti alla Cina, ed è anche la prima in Europa per tassazione, mentre il secondo Paese europeo è la Spagna che si posiziona diciannovesima a livello mondiale), si troveranno a fare i conti nel vero senso della parola, con le spese per l’istruzione; soprattutto quelle famiglie dove i figli in età scolare sono più di uno.

 

Le spese per il corredo scolastico:

A incidere pesantemente non è tanto la spesa per quello che viene chiamato il corredo scolastico; ma tra tasse e libri, la famiglia si può trovare davvero in difficoltà.
La situazione peggiore viene affrontata dalle famiglie che iscrivono o mantengono figli all’Università. Infatti secondo il dossier redatto sempre dall’Ocse sull’istruzione, in Italia le tasse universitarie sono cresciute di anno in anno, in risposta alla progressiva retrocessione dei contributi statali dirottati altrove, anche se la media delle rette si mantiene “a livelli relativamente bassi rispetto a paesi quali Stati Uniti, Giappone, Corea e Canada”.
Ma ancora una volta, nel paragone con i Paesi dell’Ue, l’Italia è tra le più care “rispetto a più della metà dei Paesi per i quali sono disponibili dati, inclusi diversi paesi nei quali il primo ciclo universitario è gratuito”.

 

Come risparmiare sulle spese per la scuola?

Come garantire comunque un buon grado di istruzione? Molti cercano di attutire il colpo acquistando con carte di pagamento a credito, ma alcuni finiscono perfino per chiedere prestiti di 2000 euro o piccole somme (approfondimenti su Cartedipagamento.com), sufficienti per equipaggiare i ragazzi e affrontare i primi mesi di scuola.
Chiaramente ci sono diversi modi per risparmiare, per lo meno sul materiale non obbligatorio. Una delle spese più pesanti è quella dello zaino che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio trolley.
I costi si aggirano da un minimo di 30 euro per quelli non di marca, fino a superare i 100 euro per quelli più blasonati, ma se si può si preferisce risparmiare accedendo ad un fiorente mercato dell’usato, che si sta affiancando a quello dei libri.

Grembiuli, vocabolari e astucci:

Per chi è alle scuole elementari c’è poi la spesa del grembiulino. In realtà anche qui basterebbe averne due da gestire per tutta la settimana senza bisogno di doverne acquistare di più.
Pesante la spesa per i vocabolari dei ragazzi che si trovano ad affrontare il primo anno di scuola superiore, specialmente chi ha scelto il liceo classico e deve quindi investire in vocabolari di Greco e Latino. In questo caso, quindi per chi si iscrive ai licei, si stima una spesa in materiale didattico che sfiora gli 800 euro.
Se poi si aggiungono astucci di marca, abbigliamento e mense scolastiche, la spesa può arrivare facilmente oltre i 1000 euro. E intanto le famiglie continuano a soffrire gli effetti di una crisi che non è finita, nonostante in giro si dica il contrario, ma che anzi, a guardare bene gli ultimi sviluppi, non lascia presagire un orizzonte roseo.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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