Accisa anche sulle sigarette elettroniche:
Con il provvedimento che si sta studiando in queste ore in sostanza, si andrebbe ad applicare sulle sigarette elettroniche un’ accisa tale e quale a quella applicata per i prodotti contenenti nicotina o surrogati del tabacco andando ad equiparare il mercato e diminuendo quindi la posizione di svantaggio cui le classiche sigarette ‘bionde’ si trovano in questo momento. Perché il punto sembra essere esattamente questo.
Da quando si è diffusa in Italia la sigaretta elettronica e si è assistito al suo boom, oltre che al continuo proliferare di nuovi punti vendita di e-cigarettes, il mercato delle sigarette tradizionali ha accusato un duro colpo ed i tabacchi hanno visto ridursi sensibilmente i propri incassi.
Negli scorsi giorni l’associazione italiana tabaccai (comprendente oltre 5mila esercizi affiliati) ha presentato al Tar un ricorso chiedendo addirittura la sospensione della vendita delle sigarette elettroniche o quantomeno una regolamentazione più chiara, una tassazione come per i tabacchi tradizionali oltre che una più limpida conoscenza di eventuali rischi per la salute.
Perchè la disputa intorno alla e-cigarette è molto accesa anche sulla potenziale mancanza di danni per la salute, assioma sul quale mancano ancora studi ufficiali (essendo un prodotto la cui diffusione è avvenuta da poco) ma che porta molti consumatori ad optare per la sigaretta elettronica.
Le e-cigarettes infatti presenterebbero minor rischi per la salute grazie alla assenza di combustione e di sostanze cancerogene ma anche su questo l’opinione degli esperti è spaccata. Possono realmente avere effetti benefici sulla salute dei fumatori? Possono addirittura essere d’aiuto per diminuire la dipendenza dal fumo?
Il boom delle sigarette elettroniche:
In attesa di avere risposte certe, se mai vi saranno, l’unica cosa acclarata è il boom degli ultimi mesi ed il conseguente crollo del settore dei tabacchi tradizionali: per questo, tornando all’emendamento che andrebbe a prevedere l’introduzione di una accisa anche per le sigarette elettroniche, c’è chi scorge dietro a questa ipotesi il primo vero e proprio tentativo dei Monopoli di Stato di mettere le mani su questo grande business, altri parlano di cedimento dello Stato alle richieste della lobby dei tabaccai.
Un intervento a tutela dei Sali e Tabacchi di tutta Italia dovuto al fatto che il ritardo normativo presente intorno alle sigarette elettroniche e la diminuzione del giro dei affari intorno alla classica ‘bionda’ stia avendo forti ripercussioni anche in termini di perdite per l’erario.
Se la modifica della legge andrà a buon fine, infatti, le sigarette elettroniche potrebbero essere acquistabili sugli scaffali delle tabaccherie; le quali si ritroverebbero, come avviene per le sigarette tradizionali, a gestire il business in ‘solitudine’ mentre attualmente si assiste ad una vendita selvaggia delle sigarette elettroniche. Naturalmente le aziende che producono le sigarette elettroniche sono già sul piede di guerra e non accetteranno di buon grado un tentativo di limitare quello che può essere a tutti gli effetti definito come un boom.
Guerra aperta quindi, e vedremo come andrà a finire. L’impressione, piuttosto scontata, è che, anche per la regolamentazione delle sigarette elettroniche, a guidare le scelte non saranno più di tanto discorsi relativi alla salute dei consumatori ed alla loro tutela bensì, come sempre, logiche di mercato e di profitto.