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Auto di lusso e barche: quanto pagheranno a San Marino
All’ interno della nota si legge che è stato promulgato dalla Reggenza il decreto delegato su ‘Disposizioni in materia di imposta complementare sui e altre disposizioni applicative della legge 22 dicembre 2010’: il decreto disciplina le modalità di applicazione dell’imposta complementare sui servizi, dell’imposta speciale straordinaria sui beni di lusso in riferimento ad auto oltre i 3000 di cilindrata, barche e piccoli aerei che saranno tassati con un’imposta speciale straordinaria sui beni di lusso.
Parlando di auto di grossa cilindrata superiori a 3.000 cv, si tratterebbe di un adeguamento del bollo auto che va da un minimo del 10% ad un massimo del 20% in proporzione alla cilindrata ed ai cavalli fiscali dell’auto. È prevista inoltre una nuova imposta speciale sulle imbarcazioni e gli aeromobili; tale imposta (che rappresenta una novità dato che prima non si pagava nulla) sarà una tantum per il 2011 e dovrà esser versata dai possesori di imbarcazioni e aeromobili residenti a san Marino, anche se i suddetti mezzi risultassero registrati all’estero, e sarà calcolata in base ai metri partendo da un minimo di 350 euro ad un massimo di 1000.
Il prelievo sui beni di lusso a San Marino:
“Le nuove imposte – ha dichiarato il Segretario alle Finanze di San Marino – con riferimento al prelievo straordinario sui beni di lusso rispondono alla scelta di forte cambiamento decisa dalla nostra Repubblica, che non è e non vuol più essere un paradiso fiscale nel senso deleterio del termine, senza però perdere un regime di fiscalità leggera» si legge sul sito della rassegna stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze, e rappresentano “un segnale di equità: non possiamo chiedere sacrifici a tutti e non andare a bussare anche alla porta di casa dei più privilegiati”.
Tra le altre novità del provvedimento, anche un’addizionale del 15% sul reddito netto prodotto persone fisiche e giuridiche, sia residenti che non residenti, tenuti al pagamento delle imposte in loco, nonché il prelievo sui circa seimila lavoratori frontalieri, vale a dire italiani impiegati di imprese di San Marino.