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Gli aumenti del gas per il mercato libero
Questi aumenti sono dovuti al fatto che le tariffe del mercato libero sono generalmente più alte di quelle del mercato tutelato, che cesserà di esistere il 10 gennaio 2024. Inoltre, l’Iva sul gas è tornata al 10% e al 22%, a partire dal 1° gennaio 2024. Le offerte a prezzo fisso sono più costose di quelle a prezzo variabile, ma garantiscono una spesa certa per un periodo di tempo predefinito. Le offerte a prezzo variabile, invece, variano in base all’andamento del mercato. In conclusione, il passaggio al mercato libero del gas sarà un onere significativo per le famiglie italiane.
Le offerte gas sul mercato libero
È importante informarsi bene sulle offerte disponibili e scegliere quella più conveniente per le proprie esigenze. Per evitare truffe, è importante non dare mai nessun codice a chi chiama al telefono. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Manca la concorrenza nel mercato del gas
Secondo Assoutenti, le offerte a prezzo fisso del gas sono sensibilmente più costose rispetto alle tariffe del mercato tutelato, in tutte le città italiane. Il problema è che manca una reale concorrenza tra operatori. In media, per ogni provincia si registrano solo tre offerte a prezzo variabile più vantaggiose rispetto al regime di maggior tutela.
Questo dimostra che le società energetiche, in questa delicata fase, stanno applicando politiche rialziste e tese alla massima prudenza. La mancanza di concorrenza è un problema per i consumatori, che si trovano a dover pagare bollette più alte.