Aumenta il potere di acquisto delle famiglie:
A fronte di questo dato, aumenta al contempo il potere di acquisto delle famiglie. Il reddito disponibile è salito del +1,3% rispetto al terzo trimestre del 2014 pur non dando vita a nuovi consumi.
Questo perchè gli italiani dopo essere stati scottati negli ultimi anni preferiscono mantenere un atteggiamento dettato dalla prudenza. Una riprese del Pil al segno + che si traduce anche in buoni risultati del settore immobiliare: ad alcuni mesi si sta assistendo ad una ripresa, seppur lieve, delle compravendite. E ultimamente si sta assistendo ad una frenata sulla caduta dei prezzi.
Un quadro agrodolce:
In sostanza quello tracciato dall’Istat + un quadro che presenta fattori positivi ad altri decisamente negativi: se da un lato alcuni indicatori della ripresa continuano a lasciare lievemente ottimisti, d’altra parte le tasse, zavorra italiana che da sempre mina la crescita del paese, continuano ad aumentare.
La pressione fiscale sale ancora a fronte di miglioramenti dei dati relativi al potere di acquisto delle famiglie (basato su redditi, risparmi e consumi); leggeri segnali positivi dal settore immobiliare, soprattutto in riferimento ai prezzi; diminuzione del rapporto deficit/Pil rispetto al precedente anno.
In sostanza luci ed ombre per un Italia che sta tentando di ripartire ma che, a differenza di quanto ci dicono, tutto è fuorchè sulla strada della ripresa totale.