Come funziona un purificatore d’aria
In estrema sintesi, un purificatore d’aria agisce andando a rimuovere eventuali sostanze nocive presenti nell’aria di un ambiente chiuso: si parla quindi di polvere, polline, muffe, acari, peli di animali, fumi derivati da sostanze usate per pulire o magari per verniciare, fumo.
Tutte particelle che possono portare problematiche in materia di salute e che sono, spesso, impercettibili, quindi difficili da vedere e da rimuovere. I purificatori d’aria ovviamente non sono comunque una soluzione rapida ed universale contro l’inquinamento interno di un ambiente: è sempre bene portare avanti pratiche di un certo tipo, pulire il più possibile gli ambienti, cambiare lenzuola con frequenza periodica.
Ecco allora che in purificate di aria può essere un di più, un elemento che vada a completare un lavoro di pulizia e purificazione completo. Detto questo, la domanda che in molti si pongono è: può essere utile un purificatore aria per abbattere i rischi di contagio di Coronavirus?
Purificatore aria: quanto è utile per Coronavirus
Un purificatore d’aria va a sanificare l’aria all’interno di un ambiente chiuso. Sulla base di quanto ad oggi è noto, il Coronavirus non si diffonde nell’aria fino a 5 metri (leggi documento Ministero Salute sul Covid 19).
In sostanza il Coronavirus non è un virus aereo: si trasmetter per via respiratoria, con le goccioline emesse quando si parla, o venendo a contatto fisico con mani, bocca, naso ed occhi. Quello che ad oggi è stato reso noto è che alcune tipologie di purificatori di aria possono catturare una porzione di particelle aerodisperse di dimensioni di virus.
Tuttavia nessun purificatore ad oggi esistente è in grado di garantire protezione completa dal virus del Covid. Uno dei consigli che viene spesso dato a questo riguardo è di aprire le finestre e far areare i propri ambienti chiusi: e l’uso di un purificatore d’aria potrebbe avere a grandi linee i medesimi effetti.