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Crescono i prestiti per le famiglie: i dati Bankitalia
Secondo i dati esposti da Bankitalia (e confermati da ABI), il numero dei prestiti per le famiglie è in aumento. Il rapporto promosso dall’Associazione Bancaria Italiana e da Bankitalia ha diffuso numeri inequivocabili: lo stock dei prestiti è in aumento del +1,1% su base annua e del +2,4% su base mensile, e anche se non si tratta di grosse percentuali, tanto basta per sottolineare una lenta ma costante crescita nel settore.
In questo caso, il merito va anche al calo dei tassi di interesse: un fattore che si è rivelato decisivo per attirare un numero maggiore di mutuatari, considerato che il livello dei suddetti tassi non era così basso da mesi (con una media del 2,9%). Ma il crollo dei tassi non è stato l’unico elemento che ha nuovamente avvicinato banche e cittadini.
Il comparto online decisivo per l’aumento dei prestiti
I tassi calano, ma i prestiti personali diventano molto più accessibili rispetto al passato per le famiglie italiane. Tutto ha a che fare con il web che ha già permesso a tantissimi mutuatari di rivolgersi alle banche e alle società finanziarie richiedendo online il proprio finanziamento.
I vantaggi sono molteplici: intanto la richiesta dei prestiti online è evidentemente più semplice e veloce, così come è comoda la procedura, dato che si rimane seduti sulla propria poltrona mentre la si porta a compimento.
Inoltre, i suddetti prestiti sono davvero flessibili, e permettono di risparmiare ulteriormente, non solo per i tassi bassi, ma anche perché la richiesta di un finanziamento online solleva la banca da alcuni costi che, altrimenti, finirebbero nel totale delle spese accessorie da pagare per il mutuatario.
Bankitalia: rallentano anche le sofferenze
Quando si analizza il mercato dei prestiti, c’è un fattore che va sempre considerato per tracciare uno spaccato del settore completo e oggettivo: le sofferenze, ovvero i finanziamenti che le banche non riescono a recuperare dopo l’erogazione del prestito.
Ebbene, anche le sofferenze stanno rallentando la loro crescita, il che rappresenta un ulteriore segnale di un mercato ancora sporcato dagli influssi della crisi, ma comunque in lenta risalita. Secondo Bankitalia, infatti, le suddette sofferenze sono calate dello 0,4%, passando dal 7% al 6,6% nel giro di un mese.
I trend sono dunque positivi, anche se va comunque detto che la situazione dovrebbe migliorare ulteriormente nei mesi a venire.