In questo articolo parliamo di:
Il limite ai prelievi:
Andando a vedere le cifre, si parla di mille euro come soglia massima di prelievo giornaliero dal proprio conto corrente; e 5mila euro come tetto massimo di prelievo mensile.
Restrizioni che, lo ricordiamo, sono rivolte esclusivamente agli imprenditori. Ovviamente chi eccede non commette un reato; tuttavia chi dovesse oltrepassare tali limiti stabiliti rischierebbe di finire nel mirino dei controlli per potenziali ricavi non dichiarati.
Ciò perché si potrebbe andare ad equiparare un prelievo di tale entità a un reddito imponibile, quindi da tassare come qualsiasi altro reddito derivante da lavoro.
L’imprenditore che dovesse quindi prelevare cifre oltre questi limiti dovrà andare a giustificare, qualora il Fisco lo riterrà opportuno, per quale ragione si è prelevata la somma e con quali finalità.
Il limite ai versamenti sul conto corrente:
Discorso simile per le cifre eccedenti tali soglie che verranno depositate sui conti correnti; anche qui il rischio è quello di far passare gli importi versati come ‘ricavi non dichiarati’.
Per i versamenti non vi è un limite vero e proprio stabilito a priori: possono quindi essere versate cifre di varia entità. Tuttavia il contribuente dovrà essere in grado di giustificare, qualora l’Agenzia delle Entrate glielo chiederà, la provenienza di quei soldi.
Si deve trattare sempre di cifre giustificabili onde evitare, anche qui, il sospetto che il denaro possa provenire da attività non dichiarate al Fisco.
Soglia sull’uso di contante e versamenti:
Questo perché la legge sul limite dei contanti ad oggi in vigore che indica, lo ricordiamo, in 2.999 euro la soglia massima per pagamenti cash, non è applicabile ai prelievi o ai versamenti.
In sostanza né gli uni né gli altri possono essere considerati alla stregua di un pagamento che l’utente effettua alla banca o viceversa, pur avvenendo in contanti.
Ma sempre la legge lascia facoltà al Fisco di effettuare controllo e indagini bancarie in caso vi sia qualcosa di sospetto sulla base dei movimenti nei conti correnti.
Il contribuente per tutelarsi, deve essere sempre in grado di giustificare ogni movimento, sia esso un prelievo o un deposito; il consiglio è quello di conservare sempre e comunque le relative ricevute di ogni operazione effettuata sul proprio conto corrente.