L’ aggresione a Barbato in Parlamento:
Non si sa ancora bene se a colpire pesantemente ad un occhio l’on. Barbato, che è stato costretto a riccorrere all’ospedale, sia stato un “montante” (colpo diretto al mento, sferrato dal basso verso l’alto), un gancio (colpo rotatorio, che basa la sua potenza sulla rotazione dell’anca e sulla leva fornita dalla spalla), oppure un diretto (colpo che viene eseguito per colpire frontalmente l’avversario).
La prognosi, comunque non è estremamente allarmante: si parla di quindici giorni per “trauma contusivo della regione zigomatica e all’occhio destro” e di “cefalea post-traumatica”.
Per fortuna, l’intervento dei commessi della Camera è stato repentino, altrimenti il match di pugilato sarebbe andato avanti ad oltranza a dispetto della sacralità del luogo che attualmente viene vissuto da alcuni nostri parlamentari come se fosse una specie di ring.
Da arbitro autorevole la vicepresidente Rosy Bindi ha spronato i commessi a dividere i focosi contendenti evitando il prolungarsi del contatto fisico fra i due gruppi. Sembra che il match abbia avuto inizio quando alcuni deputati del PdL, fra cui l’on. Rampelli e l’on. Bianconi (usiamo il termine onorevole non perchè siano meritevoli di tale appellativo, ma per agevolare la comprensione ai lettori), hanno cercato di raggiugere l’on. Barbato.
Chiaramente si sono sollevate condanne generali sul poco qualificante episodio e i dipietristi hanno sollecitato il presidente della Camera Gianfranco Fini affinchè acquisisca e renda pubblici i video dell’accaduto, «provvedendo con opportuna e adeguata severità a sanzionare tali inconcepibili comportamenti». Noi non condividiamo i termini ” inconcepibili comportamenti”: ormai da questo Parlamento siamo abituati ad aspettarci di tutto.