Il settore della distribuzione automatica:
Un settore, quello della distribuzione automatica, apprezzato ed esportato in tutto il mondo (i distributori automatici prodotti in Italia vengono venduti nei più importanti mercati internazionali) e noto per innovazione, tecnologia, design ed economicità. Tra l’altro si tratta di un settore in grado di mettere in moto (dati riferiti al 2012) un giro di affari di circa 2,5 miliardi di euro di fatturato.
Tornando alla notizia di stretta attualità, ovvero quella relativa agli aumenti che partiranno dal 1 gennaio 2014, la stessa Confida–Confcommercio si è espressa in modo favorevole su questo aggravio; che, è questa la loro idea, peserà si sulle tasche dei consumatori ma consentirà al settore di alleggerire l’impatto negativo che sarà portato dal prelievo forzoso stabilito per andare a finanziare l’ecobonus, ovvero le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico che saranno prorogate per tutto il 2014.
Sono 100 i milioni sottratti al settore per finanziare il decreto Ecobonus; soldi che vanno ad aggiungersi a quelli sottratti alla distribuzione automatica di alimenti e bevande dall’ approntamento dei distributori automatici. Dalla Confida–Confcommercio fanno sapere che i danni sono stati comunque limitati rispetto a quello che avrebbe potuto accadere: la norma andrebbe a garantire equità e giustizia in riferimento ai contratti stipulati prima del 31 dicembre di quest’anno.
Distributori di caffè e bibite: aumenti in arrivo
A parte il pensiero delle associazioni che rappresentano la categoria, la normativa rimane ed è abbastanza chiara e definita: con l’anno nuovo caffè, bibite e snack vari acquistati presso distributori automatici collocati in ospedali, scuole, caserme, case di cura, uffici ed altri edifici pubblici potranno subire un incremento di prezzo con la finalità di adeguarsi all’aumento dell’aliquota dell’iva.
L’emendamento inserito nella legge di Stabilità si applica a tutti i contratti stipulati tra imprese del settore e loro clienti e la sua importanza è dovuta al fatto che andrà a risolvere le problematiche derivate da eventuali contenziosi sull’ adeguamento dei prezzi per gli appalti delle pubbliche amministrazioni.
Questa è naturalmente la visione da parte delle associazioni che rappresentano la categoria: l’ottica del consumatore finale è, come ovvio, di tutt’altra natura e si concentra esclusivamente sul fatto che, a partire dall’anno nuovo, anche consumare un semplice caffè o una merendina presso uno dei moltissimi distributori automatici presenti nelle varie strutture pubbliche costerà di più rispetto all’anno precedente.
La pausa caffè, clichè diffuso ed esplicativo di una categoria, quella dei lavoratori pubblici, che di questa pratica ne fanno uso e spesso anche abuso, con l’anno nuovo sarà più salata; e se il buongiorno si vede dal mattino il 2014 potrebbe essere un anno ricco di aumenti, in vari campi e settori. Il tutto sempre e solo a discapito dei consumatori finali.