Come funzioneranno le pagelle fiscali
L’arrivo degli Isa, gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, al posto degli studi di settore, comporta per ciascun contribuente un voto da 1 a 10, con la promozione resa possibile soltanto dal 7 in poi. È poi previsto uno speciale regime che comporta premi ove il punteggio sia pari o superiore a 8, sotto forma di vantaggi burocratici. Dal 6 in giù, alla scomparsa dei benefici si accompagnerà invece la possibilità di ispezioni e controlli mirati da parte dell’Agenzie delle Entrate.
A misurarsi con il nuovo strumento fiscale si calcola che saranno circa 3,5 milioni di professionisti e imprese, su un totale di 5,3 milioni di partite IVA, di cui gli Isa dovranno valutare l’affidabilità sulla base delle dichiarazioni relative al 2018 e dei dati forniti nel corso dei sette anni precedenti.
L’analisi del Sose
In attesa che la rivoluzione fiscale avvenga, le stime elaborate dal Sose sono state affidate al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, sollevando notevole allarme, in quanto il 40% dei contribuenti coinvolti nella valutazione non sarà in grado di ottenere la sospirata sufficienza.
In base ai calcoli, infatti, un milione di soggetti dovrebbe riportare un voto pari a 7, venendo di conseguenza escluso dal godimento delle agevolazioni previste. Un decimo degli esaminandi dovrebbe ricevere un voto pari a 8, mentre il restante 20% sarà gratificato da un punteggio tra 9 e 10.
Per quanto riguarda i vantaggi, chi raggiunge un punteggio pari ad 8 sarà esonerato dall’apposizione del visto di conformità relativo alla compensazione dei crediti fino a 50mila euro maturati sulla dichiarazione annuale per il periodo di imposta 2019.
L’8,5 permetterà invece l’esclusione dagli accertamenti che sono basati sulle presunzioni semplici, mentre le partite IVA in grado di vantare livelli di affidabilità pari o superiori a 9 si vedranno accordare l’esclusione dall’applicazione della disciplina relativa alle società non operative.