In questo articolo parliamo di:
Congedo parentale e tempi per i pagamenti:
Il primo cambiamento riguarda il congedo parentale, che viene portato dai tre mesi attuali a sei, entro i primi tre anni di vita del bambino. Oltre a ciò sarà possibile ricevere l’indennità di maternità anche se si sta continuando a lavorare.
La riforma introduce anche maggiori garanzie per i tempi di pagamento; infatti non sarà possibile pagare le prestazioni oltre i sessanta giorni lavorativi dalla presentazione della fattura o della richiesta. Qualsiasi altra tempistica sarà ritenuta abusiva, allo stesso modo sarà abusivo rifiutare di stipulare contratti per iscritto.
Addio rimborsi per spese di vitto e alloggio:
I centri per l’impiego avranno, in ciascuna sede, uno sportello aperto al pubblico, dedicato esclusivamente alle partite iva. Qui verranno raccolte domande e offerte di lavoro e sarà possibile ricevere una serie di informazioni utili sulle pratiche per avviare un’attività, o sull’accesso ad appalti pubblici.
Per quanto riguarda spese e rimborsi, a partire dal prossimo anno verranno esclusi dalla determinazione del reddito da lavoro autonomo i rimborsi delle spese di vitto e alloggi riguardanti trasferte in seguito ad un lavoro eseguito per il committente.
Inoltre verranno aumentate le deduzioni per le partecipazioni a convegni, corsi di aggiornamento e congressi.
Aliquote e Smart Working:
Le novità della riforma delle Partite IVA riguardano anche le aliquote; infatti l’aliquota previdenziale per gli iscritti alla gestione dell’Inps viene fissata al 25%.
Questo nuovo provvedimento va quindi ad abolire la misura contenuta nella riforma Fornero, con la quota che era stata fissata al 33%. Altra misura importante riguarda il cosiddetto smart working o lavoro agile, definito come un’attività per obbiettivi che sfrutta le nuove tecnologie digitali di lavoro. Le modalità di implementazione verranno decise con accordi tra lavoratore autonomo e committente.
Le reti di professionisti:
Infine nascono le reti di professionisti, ovvero la possibilità per i liberi professionisti di unirsi in consorzi o reti. Questi potranno anche essere temporanei e serviranno per partecipare a bandi di gara, in modo da abbattere i vincoli per l’assegnazione dei differenti appalti.