La tassazione sui redditi da lavoro:
Qui l’ Italia sembra tuttavia essere in buona compagnia dato che gli oneri fiscali sui redditi da lavoro risultano essere aumentati in 22 dei 34 paesi dell’area Ocse, con risalite più marcate in paesi quali Paesi Bassi, Spagna ed Islanda, mentre in Danimarca, Grecia, Germania ed Ungheria si sono riscontrati i cali maggiori.
La tassazione del 46,9% sui redditi da lavoro come detto, pone l’Italia tra i paesi con il maggiore prelievo fiscale (sempre in riferimento ai soli paesi Ocse) preceduta in classifica soltanto da Belgio (dove la tassazione, secondo i dati Ocse è del 55,4%), Francia (49,3%), Germania (49,1%) e Austria (47,9%). Va decisamente meglio in paesi come la Svizzera dove il cuneo fiscale sulle retribuzioni (prendendo sempre a riferimento un single senza figli) si attesta al 20,8%, Gran Bretagna, dove il cuneo fiscale per un single è del 26,8% e Usa (29%).
Quello che, parlando dell’ Italia, sembra far la differenza, è tuttavia il connubio che si riscontra tra due differenti situazioni, ovvero gli stipendi sotto la media e contemporaneamente tra i più tassati; una congiuntura questa che rappresenta una quasi unicità rispetto agli altri paesi e che certifica una situazione più che mai risaputa e diffusa all’interno del nostro paese, da sempre uno tra i più tartassati in materia di tassazione.