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Parte l’anno scolastico: tra novità e vecchie polemiche

Parte l’anno scolastico 2015 / 2016 tra novità di rilievo e vecchie immancabili polemiche. L’anno scolastico riparte come sempre alla spicciolata: i primi a tornare sui banchi sono gli studenti di Bolzano, che vedranno suonare la loro prima campanella lunedì 7 settembre.
Toccherà poi al Molise il 9 settembre, alla provincia di Trento il giorno successivo per arrivare via via a tutte le altre regioni che riapriranno le scuole nelle giornate di lunedì 14 e martedì 15 settembre. Gli ultimi a tornare sui banchi saranno gli studenti della Puglia e del Veneto, il 16 settembre.
Sarà un anno scolastico caratterizzato da alcune novità, quali quella dell’immissione in ruolo dei docenti precari, operazione che sta suscitando più di qualche dubbio e polemica. A caratterizzare l’avvio dell’anno scolastico, anche una stangata per le famiglie da un punto di vista economico e l’incognita degli edifici scolastici, la cui manutenzione lascia più che mai a desiderare.

 

 

Professori e assunzioni:

È stato il refrain dell’estate, l’argomento maggiormente dibattuto. L’immissione in ruolo dei docenti. Per tutti i mesi estivi siamo stati bombardati da nuovi termini quali ‘Fase A’, ‘Fase B’, ‘FASE C’, rafforzamento dei poteri del dirigente, ambito territoriale e quant’altro.
Rientra tutto nel DDL Scuola approvato da Camera e Senato, che andrà in pieno regime per l’anno scolastico 2016/2017. Per l’anno scolastico in partenza si era parlato di circa 102mila assunzioni, delle quali 55mila circa come nuovi posti. Uno step del piano assunzioni, che è diviso in 4 fasi spiegate sul sito del ministero dell’Istruzione.
A far discutere più di tutte, la Fase C ovvero quella dell’assunzione di organico aggiuntivo basata sull’attribuzione prioritaria dei posti nella prima provincia scelta dai candidati per andare poi a vagliare le altre province indicate.
Assunzioni che saranno assegnate tra la seconda metà di novembre e la prima decade di dicembre e che riguarderanno circa 9mila precari che nelle scorse ore hanno ricevuto mail con proposta di immissione in ruolo a seconda delle province indicate. Naturalmente per alcuni l’indicazione data ha fatto fede, per molti altri non è stato così.

 

Stangata per le famiglie e istituti fatiscenti

Sono queste altre due note dolenti di inizio anno scolastico. Partiamo dalla spesa sostenuta dalle famiglie per acquistare libri scolastici e materiale vario. Secondo il Codacons, per l’anno scolastico 2015 / 2016 ci sarà una stangata quantificabile in circa 1.100 euro massimo per ciascun studente.libri
Una spesa variabile, quella per i libri, che può essere abbattuta sempre secondo il Codacons seguendo alcuni consigli come quello di rivolgersi ai supermercati per gli acquisti di materiale, cercare offerte e aspettare indicazioni precise dei professori per evitare di buttare soldi.
Altro aspetto importante è quello relativo allo stato degli istituti scolastici. Sono ancora precarie le condizioni di molte scuole al punto che tanti genitori in diverse parti di Italia si sono detti preoccupati di lasciare i propri figli negli istituti così ridotti. Ma anche questo della manutenzione degli edifici scolastici è un problema atavico del nostro paese, non certamente una novità.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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