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I punti più inquinati nel mare vicino Roma
Nello specifico, i punti classificati come fortemente inquinati sono la foce del canale in via Aurelia km 64 a Santa Marinella, la foce del fosso Zambra a Cerveteri, la foce del fiume Arrone e la foce della fiumara piccola a Fiumicino, la foce del canale altezza via Filadelfia (canale Crocetta) a Pomezia, la foce del Rio Torto e la foce del Fosso Grande ad Ardea, la spiaggia di fronte al Canale Loricina presso via Matteotti a Nettuno e il Canale dei Pescatori a Ostia.
Anche la foce del fiume Marta a Tarquinia, la foce Verde (ponte Mascarello) e la foce del Rio Martino a Latina, la foce del canale Sisto a Terracina, la foce del fosso via Gibraleon incrocio viale Europa a San Felice Circeo in provincia di Latina e la foce del Rio Santacroce a Formia risultano problematiche.
I punti che rientrano nei limiti di legge
I punti che invece rientrano nei limiti di legge sono la spiaggia presso la foce del canale vicino allo stabilimento militare in località Montalto Marina nel comune di Montalto di Castro, la Foce del Rio Vaccina a Ladispoli e la spiaggia in corrispondenza della foce fosso Cavallo Morto, nel lungomare delle Strelitzie al Lido dei Gigli ad Anzio.
Infine, in provincia di Latina, i punti che rispettano i limiti di legge sono la spiaggia a nord della foce del fiume Portatore a Terracina, la foce del canale Sant’Anastasia e la foce del canale in località Pedemontano a Fondi, la spiaggia presso via Pilestra altezza civico 469 di Sperlonga, la spiaggia del Serapo a Gaeta e lo sbocco del canale a Marina di Minturno.
Cosa fare per migliorare la qualità delle acque vicino Roma
Partendo da questi risultati risulta evidente che le criticità lungo le coste italiane continuano a persistere e sarebbe necessario migliorare i sistemi di depurazione, contrastare gli scarichi abusivi, monitorare le coste e collaborare con le amministrazioni per individuare i problemi e trovare soluzioni efficaci. Ad oggi purtroppo l’Italia continua a trascurare il problema della depurazione, soprattutto regioni come proprio il Lazio.
Ad oggi sempre secondo il report di Goletta Verde, l’Italia sta pagando 142 milioni di euro di sanzioni alla Comunità Europea per la mancata adozione delle norme UE sul trattamento delle acque reflue, un costo che ricade sui cittadini. Il trattamento adeguato delle acque reflue è fondamentale per garantire la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e il turismo.