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Mari inquinati, problema italiano soprattutto vicino Roma e nel Lazio

Sono stati rilevati 13 punti inquinati su un totale di 24 nel monitoraggio condotto da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che valuta l’inquinamento dei mari italiani. I volontari hanno campionato ventiquattro punti lungo la costa laziale. Di questi, 18 sono foci di fiumi e 6 sono punti in mare aperto.
Tra i punti rilevati, 13 sono stati classificati come fortemente inquinati, di cui 12 sono foci di fiumi e uno è stato prelevato in mare; gli altri 2 punti considerati inquinati sono entrambi foci di fiumi. Cinque campioni prelevati in mare e 4 nelle foci dei fiumi sono invece risultati entro i limiti.

I punti più inquinati nel mare vicino Roma

Nello specifico, i punti classificati come fortemente inquinati sono la foce del canale in via Aurelia km 64 a Santa Marinella, la foce del fosso Zambra a Cerveteri, la foce del fiume Arrone e la foce della fiumara piccola a Fiumicino, la foce del canale altezza via Filadelfia (canale Crocetta) a Pomezia, la foce del Rio Torto e la foce del Fosso Grande ad Ardea, la spiaggia di fronte al Canale Loricina presso via Matteotti a Nettuno e il Canale dei Pescatori a Ostia.
Anche la foce del fiume Marta a Tarquinia, la foce Verde (ponte Mascarello) e la foce del Rio Martino a Latina, la foce del canale Sisto a Terracina, la foce del fosso via Gibraleon incrocio viale Europa a San Felice Circeo in provincia di Latina e la foce del Rio Santacroce a Formia risultano problematiche.

I punti che rientrano nei limiti di legge

I punti che invece rientrano nei limiti di legge sono la spiaggia presso la foce del canale vicino allo stabilimento militare in località Montalto Marina nel comune di Montalto di Castro, la Foce del Rio Vaccina a Ladispoli e la spiaggia in corrispondenza della foce fosso Cavallo Morto, nel lungomare delle Strelitzie al Lido dei Gigli ad Anzio.
Infine, in provincia di Latina, i punti che rispettano i limiti di legge sono la spiaggia a nord della foce del fiume Portatore a Terracina, la foce del canale Sant’Anastasia e la foce del canale in località Pedemontano a Fondi, la spiaggia presso via Pilestra altezza civico 469 di Sperlonga, la spiaggia del Serapo a Gaeta e lo sbocco del canale a Marina di Minturno.

Cosa fare per migliorare la qualità delle acque vicino Roma

Partendo da questi risultati risulta evidente che le criticità lungo le coste italiane continuano a persistere e sarebbe necessario migliorare i sistemi di depurazione, contrastare gli scarichi abusivi, monitorare le coste e collaborare con le amministrazioni per individuare i problemi e trovare soluzioni efficaci. Ad oggi purtroppo l’Italia continua a trascurare il problema della depurazione, soprattutto regioni come proprio il Lazio.
Ad oggi sempre secondo il report di Goletta Verde, l’Italia sta pagando 142 milioni di euro di sanzioni alla Comunità Europea per la mancata adozione delle norme UE sul trattamento delle acque reflue, un costo che ricade sui cittadini. Il trattamento adeguato delle acque reflue è fondamentale per garantire la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e il turismo.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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