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Gli inquilini dovranno lasciare subito la casa:
Gli inquilini che hanno accettato un contratto in nero non solo non avranno diritto a tutti quei privilegi previsti inizialmente per legge. Ma dovranno anche affrettarsi a fare le valigie e a lasciare l’immobile.
Questa sentenza, che ha colto molti di sorpresa, va ad aggiustare quanto era stato già sancito in precedenza. Con il provvedimento del 2014 si andò infatti a dichiarare illegittima la legge del 2011 a tutela degli inquilini che registravano unilateralmente un contratto di affitto, e si sancì che tutti gli inquilini che avevano fatto ricorso alla denuncia verso il padrone di casa restando nell’appartamento a condizioni favorevoli potevano essere sfrattati sotto minaccia di un decreto ingiuntivo e i locatore avrebbe potuto precepire le differenze non incassate rispetto al canone concordato.
La sanatoria del Piano Casa:
Per evitare un esodo di massa degli affittuari in nero, il Governo aveva studiato una sorta di liberatoria inserita nel Piano Casa che andava a prevedere una sanatoria per tutte le locazioni regolarizzate.
In sostanza, si stabiliva che fino al 1 gennaio 2016 gli effetti della legge restassero congelati in attesa che i conduttori trovassero una nuova sistemazione. Il tutto a tutela di quegli inquilini che avevano in un primo momento beneficiato di una legge favorevole poi bocciata dalla Consulta e che, a seguito di questa decisione, si trovavano ora in aperto conflitto con i proprietari di casa.
La nuova decisione della Corte Costituzionale:
La decisione presa dalla Consulta in data 16 luglio 2015 infligge un altro colpo agli affittuari che avevano beneficiato della legge del 2011. Si va a dichiarare illegittima anche la proroga degli affitti in nero poi regolarizzati che era stata prevista dalla sanatoria del Piano Casa di cui sopra.
In sintesi, gli inquilini che avevano denunciato in modo unilaterale l’affitto in nero e che ancora beneficiavano della proroga del Piano Casa dovranno abbandonare l’immobile e potranno essere passibili di decreto ingiuntivo per il pagamento di tutti gli arretrati dal 2011. Si intende quindi la differenza tra il canone concordato dal contratto in nero, e quanto poi versato a seguito della denuncia con registrazione unilaterale del contratto.
Dato che gli sconti di quella legge del 2011 erano piuttosto corposi e consentivano, in taluni casi, di poter usufruire di un canone irrisorio, la stangata per gli inquilini che hanno goduto dei vantaggi della legge de 2011 potrebbe essere ora abbastanza pesante.