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Autoliquidazione e semplificazioni: i pilastri della riforma
Uno dei cambiamenti più significativi riguarda l’introduzione del meccanismo di autoliquidazione per gli atti soggetti a registrazione. In base al nuovo articolo 41 del Testo Unico Registro (Tur), il calcolo dell’imposta spetta ora direttamente al soggetto tenuto al versamento, superando il precedente sistema in cui tale compito era affidato all’ufficio. Parallelamente, la riforma mira a semplificare l’accesso alle banche dati del Catasto e le modalità di pagamento dell’imposta di bollo, promuovendo l’utilizzo di canali telematici e la dematerializzazione dei documenti. Ecco le novità:
Imposta di registro:
La nuova normativa prevede la possibilità di applicare aliquote differenziate ai trasferimenti di azienda, a seconda della tipologia dei beni coinvolti, superando l’applicazione di un’aliquota unica. Questo permette una maggiore precisione nel calcolo dell’imposta, riflettendo il valore effettivo dei singoli beni trasferiti.
Accesso alle banche dati del catasto:
Per incentivare l’utilizzo dei servizi online, è stata eliminata la maggiorazione del 50% per l’accesso diretto (fuori convenzione) ai servizi di consultazione telematica ipotecaria e catastale. Inoltre, non sono più previsti tributi o oneri per gli aggiornamenti delle intestazioni catastali in caso di decesso di titolari di usufrutto, uso o abitazione, effettuati d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.
Imposta di bollo:
La riforma ha razionalizzato la disciplina dell’imposta di bollo, semplificando le modalità di pagamento. Per gli atti da registrare in termine fisso, l’imposta di bollo è ora versata tramite modello F24 entro il termine previsto per la registrazione, anziché al momento della formazione dell’atto. È ammesso l’utilizzo del contrassegno telematico per i documenti analogici presentati in originale per la registrazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. È stata introdotta la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa, per correggere errori od omissioni, anche in relazione all’imposta di bollo e all’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio e lungo termine.
Obiettivi della riforma
La riforma mira a: semplificare e razionalizzare il sistema tributario, incentivare l’utilizzo di strumenti telematici, ridurre gli oneri per i contribuenti, garantire una maggiore trasparenza e certezza del diritto. La circolare n. 2/E rappresenta uno strumento fondamentale per professionisti e contribuenti, fornendo chiarimenti essenziali per l’applicazione delle nuove disposizioni.