Quote rosa e donne nel mondo del lavoro:
Solo il mese scorso il Parlamento ha approvato una legge per cui i CDA delle società quotate in borsa dovranno essere composti da un quinto di donne a partire dal 2012 e da un terzo dal 2015. Anacronistico parlare di quote ma neanche troppo se dati alla mano, il quadro è quello che è: sottorappresentazione femminile in quasi tutti i settori strategici della nostra società dalla politica all’economia, e anche quando previste per legge le quote non vengono rispettate. Accade nella Giunta comunale di Roma appena azzerata dal Tar.
Dobbiamo ancora ripetere che le donne hanno le stesse ambizioni degli uomini? (Non è il caso di dire che esse possono essere altrettanto preparate, così come più preparate ma anche meno, naturalmente). Chi non è convinto potrebbe andare a vedere quello che accade nella City, cuore della finanza londinese. Il personaggio più potente è infatti una bella signora, a capo del colosso finanziario Newton e mamma di 9 figli.
Non dimentichiamo che gli Stati Uniti soltanto a maggio hanno dichiarato di aver raggiunto un pareggio che è stato definito storico: la forza lavoro attiva è equamente composta al 50 % da donne e al 50% da uomini.
Il soffitto di vetro resiste al di la delle leggi e dei numeri; è qualcosa di più, è il prodotto di secoli di pregiudizi e di dominio di una cultura che da sempre ha assegnato al genere maschile un ruolo socio-economico relegando alla sfera domestica quello femminile. Troppo spesso perchè una donna in carriera smetta di fare notizia.