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Lavoro e occupazione, situazione attuale e prospettive future

Il mercato del lavoro italiano è in piena trasformazione, spinto da due macro-trend: la transizione ecologica e digitale e l’avanzata delle nuove tecnologie. Da un lato, questa evoluzione porta con sé sfide importanti, come la carenza di competenze e il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Dall’altro, si aprono nuove opportunità per chi possiede le giuste qualifiche e la capacità di adattarsi al cambiamento.
Aspetti interessanti che vanno ad incastonarsi all’interno di quello che, da sempre, rappresenta un problema enorme per il nostro paese (e non solo), ovvero la disoccupazione con riferimento a tutte le fasce di età.

Dati sulla disoccupazione in Italia

Secondo l’Istat, nel terzo trimestre del 2023 il tasso di disoccupazione in Italia era del 7,8%, in calo rispetto al 8,4% dello stesso periodo del 2022. Tuttavia, il divario tra le diverse aree del paese rimane significativo. Le città con il più alto tasso di disoccupazione sono:

  • Napoli:19,3%
  • Palermo:17,2%
  • Catania:16,2%
  • Bari:14,7%
  • Roma:13,2%

Particolarmente interessante è il dato riferito alla Capitale. Roma si posiziona al quinto posto tra le città con il più alto tasso di disoccupazione con un dato che è in calo rispetto al 14,1% del 2022, ma che rimane comunque preoccupante. In particolare nella Capitale a destare preoccupazione è il tasso di disoccupazione giovanile, quindi nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, con un tasso che sfiora il 32,4%.
Nella Città Eterna ci sono comunque anche diverse possibilità di impiego riferite soprattutto alla presenza di strutture pubbliche, ministeri e non solo, oltre che di grandi realtà; non a caso sono molto cercati gli annunci di lavoro di grandi aziende a Roma.

Sguardo al futuro: le principali opportunità

Dando uno sguardo verso il futuro partendo da quanto detto sopra, secondo le analisi i settori che avranno maggiore bisogno di figure professionali qualificate nei prossimi anni sono:

  • Transizione ecologica e digitale: ingegneri energetici, termotecnici, impiantisti termoidraulici, automation engineer, designer CAD, BIM specialist, software developer, data engineer, cyber security specialist, full stack developer, IT project manager, ICT engineer.
  • Meccatronica, ottica e robotica: progettisti meccanici, automation engineer, tecnici delle certificazioni energetiche, supplier quality engineer, site engineer.
  • Mobilità e logistica: tecnici ambientali, process engineer, field support engineer, material planner.
  • Agroalimentare: specialisti di packaging, analisti chimici, marketing specialist.

Oltre alle competenze tecniche specifiche di ciascun settore, saranno sempre più richieste le cosiddette soft skills, come la capacità di problem solving, la comunicazione efficace, il lavoro in team e l’adattabilità.

Nuove tecnologie e nuove opportunità:

L’avanzata delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la robotica e l’Internet of Things (IoT), sta creando nuove opportunità lavorative in diversi settori. Le figure professionali che sapranno sfruttare al meglio queste tecnologie avranno un futuro radioso davanti a sé.
In un contesto in continua evoluzione, la formazione diventa un elemento chiave per rimanere competitivi sul mercato del lavoro. È importante essere pronti ad apprendere nuove competenze e ad aggiornarsi costantemente sulle ultime tecnologie.

Il ruolo delle politiche attive del lavoro

Le politiche attive del lavoro possono giocare un ruolo importante nel facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In questo senso, è fondamentale promuovere iniziative di formazione e riqualificazione professionale, nonché di sostegno all’inserimento lavorativo, soprattutto per i giovani e le donne.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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