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La tredicesima? Servirà per pagare mutui e bollette

Fine anno, tempo di bilanci e di regali. O almeno, fino allo scorso anno. Eh sì perché di questo 2010 che sta volgendo al termine resta ben poco per i tradizionali regali di Natale. Meno pacchetti sotto l’albero e più debiti da pagare.
E la tredicesima, che ormai dovrebbe arrivare tra meno di tre settimane, non aiuterà a trascorrere festività più “fastose”, semmai servirà per pagare quelle rate che incombono puntuali ogni mese. E’ la fotografia scattata dalle associazioni dei consumatori che prevedono percentuali molto basse dell’entrata extra di metà dicembre da destinare alle spese natalizie.
A dividere la torta della tredicesima sono state Adusbef e Federconsumatori, secondo cui il 20,9% verrà impiegato per le bollette, il 10,6% per bolli di auto e moto e rimandendo in tema il 14,2% per le assicurazioni Rc auto, infine l’8,1% per i prestiti. In sostanza, sono 26,9 miliardi di euro i soldi già impegnati per le incombenze finanziarie di fine anno. Quel che resta, ovvero il 24,9%, potrà essere impiegato per consumi o essere messo da parte per i risparmi.

 

Tredicesime e spese per natale:

“In una situazione come questa – ci spiega Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori – dove i soldi serviranno per ripianare buchi, debiti e poi anche per pagare tutto quello che c’è da pagare in una famiglia dalle bollette ai mutui ed Rc auto, insomma resterà ben poco delle tredicesime. Qualche spicciolo magari anche da mettere da parte perché le famiglie sono spaventate dalla situazione, non intravedono ancora un’uscita dalla crisi. E poi una fetta molto residuale che sarà destinata ai regali ovvero 5 miliardi e mezzo, il 12-13% dell’intera tredicesima”.
A confermare l’analisi di Adusbef e Federconsumatori anche la Cgia di Mestre che, secondo un’indagine commissionata a Panel Data su un campione di 900 italiani, ha evidenziato l’aumento della scelta di comprare pochi regali di Natale. Se andiamo anche qui a tradurlo in percentuali, il 61,50% degli intervistati ha dichiarato che regalerà capi di abbigliamento, il 60,10% generi enogastronomici e il 57,40% libri. Seguono i prodotti tecnologici con il 32,80%, stessa percentuale per i giocattoli e l’arredamento. Solo l’8,10% per i viaggi.

 

Detassare le tredicesime:

In realtà è vero che i soldi da spendere non sono molti, visto che il valore delle entrate extra di metà dicembre è rimasto inviariato rispetto al 2009, ma la necessità di rianimare il mercato spinge le associazioni dei consumatori e la Cgia di Mestre a chiedere la detassazione delle tredicesime. “E’ necessario – specifica Trefiletti – un abbattimento delle tasse rispetto ai conguagli per tutto l’anno fiscale in modo da poter avere delle tredicesime più sostanziose per ridare slancio ad una domanda di mercato assolutamente deprimente”.
Tornando agli acquisti, a dare qualche spiraglio è la Cgia che precisa come si tratti di dati che potrebbero essere più contenuti quando si farà il bilancio dopo le feste. C’è sempre, infatti, chi cede a qualche piccolo acquisto proprio nelle ultimissime ore prima del 25 dicembre, quasi a rispettare la tradizione dello spirito di generosità che aleggia sul periodo di Natale.

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Giornalista professionista in radio e sul web. "E' un mestiere, ma non come tanti; è un atteggiamento verso la vita".

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