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La parola “pedofilia” entra nel codice penale

Amore per i bambini è il significato etimologico della parola pedofilia. Per chi non ne conosceva l’origine, non può che rimanerne sorpreso, tuttavia da quando il termine è entrato nella lingua italiana, nel 1935, il suo significato si è ristretto al campo dell’attrazione sessuale e delle molestie nei confronti dei bambini.
Dal 19 settembre del 2012, questa parola è finalmente entrata nel codice penale nell’ articolo 414 bis con la dicitura “istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia”. Il Senato ha infatti approvato all’unanimità la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, siglata a Lanzarote nel 2007.
Il testo – approvato in sesta lettura, dopo un ping pong tra Camera e Senato da guinness dei primati, cominciato alla Camera il 19 gennaio del 2010 –  è finalmente legge.
Il provvedimento inasprisce le pene per la prostituzione minorile e prevede pesanti sanzioni per chi assiste a spettacoli pornografici in cui sono coinvolti minorenni e più rigore anche contro i maltrattamenti su familiari e conviventi.

 

Cosa prevede le nuova legge sulla pedofilia:

I punti principali della nuova legge prevedono:

  • la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni per chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, istighi a commettere reati di prostituzione minorile, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore.

  • il carcere, fino a tre anni, a chi assiste a spettacoli pornografici in cui sono coinvolti minori.

  • viene introdotto il reato di ‘grooming’, l’adescamento di minorenni tramite il web, fenomeno sempre più diffuso e pericoloso”.

Grande ed enorme soddisfazione è stata espressa da diverse associazioni che da anni si battono contro questo fenomeno. Pionieri in Italia e all’estero della lotta alla pedofilia, sono stati i membri di Meter. Il fondatore don Fortunato Di Noto commenta: “I bambini ora saranno sempre più protetti”.

 

Il boom dei siti pedo-pornografrici:

L’estrema necessità di questa legge si può ricercare soprattutto nei dati. L’ Osservatorio Mondiale Contrasto alla Pedofilia di Meter ha evidenziato solo nei primi cinque mesi del 2012 una vera e propria esplosione di siti pedopornografici nel mondo (4.148) e gruppi pedopornografici sui social network (493).
Dall’analisi emerge una suddivisione per continente ormai globalizzata: i domini sono allocati al primo posto in Asia, seguono Europa, America, Africa e Oceania. In Europa nello specifico abbiamo Russia, Austria, Lituania, Polonia, Spagna e l’Italia.
Da gennaio ad oggi, sono stati 485 i contatti al numero verde nazionale 800455270. Sono molti i minori che telefonano chiedendo aiuto; a rivolgersi per consulenze ci sono invece i genitori che richiedono informazioni specifiche per come affrontare situazioni di sospetto abuso e aspetti legati all’educazione e all’utilizzo di Internet.
Con questi numeri non deve stupire che don Di Noto guardi avanti: “L’impegno deve proseguire – spiega – uno strumento di legge è fondamentale e importante, ora si richiede più informazione, vigilanza ed  educazione all’utilizzo dei socialnetwork e della rete telematica. E’ una rivoluzione che permetterà a tutti di stare seriamente dalla parte dei bambini”.

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Scritto da

Giornalista professionista in radio e sul web. "E' un mestiere, ma non come tanti; è un atteggiamento verso la vita".

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