Cosa prevede le nuova legge sulla pedofilia:
I punti principali della nuova legge prevedono:
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la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni per chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, istighi a commettere reati di prostituzione minorile, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore.
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il carcere, fino a tre anni, a chi assiste a spettacoli pornografici in cui sono coinvolti minori.
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viene introdotto il reato di ‘grooming’, l’adescamento di minorenni tramite il web, fenomeno sempre più diffuso e pericoloso”.
Grande ed enorme soddisfazione è stata espressa da diverse associazioni che da anni si battono contro questo fenomeno. Pionieri in Italia e all’estero della lotta alla pedofilia, sono stati i membri di Meter. Il fondatore don Fortunato Di Noto commenta: “I bambini ora saranno sempre più protetti”.
Il boom dei siti pedo-pornografrici:
L’estrema necessità di questa legge si può ricercare soprattutto nei dati. L’ Osservatorio Mondiale Contrasto alla Pedofilia di Meter ha evidenziato solo nei primi cinque mesi del 2012 una vera e propria esplosione di siti pedopornografici nel mondo (4.148) e gruppi pedopornografici sui social network (493).
Dall’analisi emerge una suddivisione per continente ormai globalizzata: i domini sono allocati al primo posto in Asia, seguono Europa, America, Africa e Oceania. In Europa nello specifico abbiamo Russia, Austria, Lituania, Polonia, Spagna e l’Italia.
Da gennaio ad oggi, sono stati 485 i contatti al numero verde nazionale 800455270. Sono molti i minori che telefonano chiedendo aiuto; a rivolgersi per consulenze ci sono invece i genitori che richiedono informazioni specifiche per come affrontare situazioni di sospetto abuso e aspetti legati all’educazione e all’utilizzo di Internet.
Con questi numeri non deve stupire che don Di Noto guardi avanti: “L’impegno deve proseguire – spiega – uno strumento di legge è fondamentale e importante, ora si richiede più informazione, vigilanza ed educazione all’utilizzo dei socialnetwork e della rete telematica. E’ una rivoluzione che permetterà a tutti di stare seriamente dalla parte dei bambini”.