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Digitalizzazione del mondo dell’editoria:
A seguito dell’introduzione degli ebook il mondo dell’editoria si è digitalizzato; una grande invenzione, se si considerano i vantaggi che i libri elettronici hanno introdotto. Con semplici dispositivi di lettura digitali, gli ebook reader, è possibile portare con sé un’enorme quantità di titoli nello stesso momento.
Inoltre, la lettura digitale consente una maggiore diversificazione di titoli a disposizione. Secondo quanto spiegato dalla nota “teoria della coda lunga”, elaborata da Chris Anderson, i limiti posti dalle biblioteche fisiche vengono completamente superati. Infatti, una libreria tradizionale, costretta a sottostare a quelli che sono spazi fisici effettivamente ridotti, tende a favorire l’esposizione di hit, i cosiddetti “best sellers”, trascurando in ogni modo i prodotti di nicchia.
Librerie digitali, come quella di Amazon, invece, rispondono ai diversi gusti dei lettori. Non dovendo soggiacere ad una limitazione di spazio, queste librerie sono in grado di “esporre” la maggior parte dei titoli pubblicati, permettendo in questo modo anche al lettore più esigente di trovare quello che cerca, andando oltre i libri più gettonati in quel determinato momento.
Prezzo degli ebook:
Tuttavia, al di là degli indiscussi vantaggi che l’editoria digitale ha introdotto, non si fanno attendere le polemiche. Le più grandi discussioni sono nate attorno alla questione del prezzo degli ebook; non sono pochi quanti dichiarano che gli ebook «costano troppo».
In effetti, la differenza di costo tra un testo digitale ed uno cartaceo è ancora minima. Se si considera che vengono meno i costi di distribuzione o quelli necessari per la carta e la stampa e che l’unica spesa da sostenere è quella del servizio di vendita online, è assurdo pensare che il prezzo di un ebook sia inferiore solo del 20% rispetto a quello di un libro stampato. In questo modo, infatti, gli editori non devono assumersi le spese successive alle copie invendute di un libro, in quanto con il digitale non sono realizzate copie aggiuntive a quelle che vengono richieste dal singolo utente.
Come è possibile dunque spiegare questa minima differenza di prezzo? La responsabilità è da attribuire completamente alla falsa considerazione secondo cui un ebook è completamente paragonabile ad un prodotto elettronico, piuttosto che ad un semplice libro: la tassazione imposta ad un ebook è pari al 21%, contro il semplice 4% riconosciuto, invece, per i libri stampati. Solo in questo modo è possibile fornire delle giustificazioni per gli elevati costi di questi ormai diffusi prodotti digitali.
Quelli che restano fedeli al libro stampato:
Nonostante siano ancora numerosi gli assidui sostenitori del libro stampato, restano comunque indiscussi i vantaggi che la lettura digitale ha introdotto nel mondo dell’editoria. La diversificazione di titoli, maggiori profitti per gli autori, la possibile rinascita di un mercato editoriale ormai da tempo in crisi.
L’errore che spesso si commette è quello di considerare l’avvento degli ebook come la causa della scomparsa dei libri cartacei e delle librerie tradizionali.
Non è così. L’ebook non può essere considerato una minaccia, non se sono evidenti gli aspetti positivi ad esso strettamente legati. Il punto fondamentale della questione non è quello di creare una propaganda a favore dell’editoria digitale e di alimentare il distacco da quella tradizionale. Piuttosto è il modo in cui ci si approccia alla novità che può essere considerato sbagliato.
I libri sono nati per essere sfogliati, per poter sottolineare una citazione e poterla ritrovare ogni qualvolta lo riterremmo opportuno. Tutto questo è innegabile. Ma perché escludere a priori la possibilità che un ebook possa generare la stessa sensazione di piacere e di appartenenza che un testo stampato è in grado di darci? Perché non permettere a questa nuova forma di lettura di entrare a far parte delle nostre abitudini quotidiane?
È chiaro che sono ancora molte le problematiche che devono essere risolte, quali appunto i costi degli ebook o quelli degli ebook reader, considerati ancora troppo elevati. Nonostante questo sarebbe bene ancora una volta aprire le porte a quell’evoluzione tecnologica, che fino ad oggi non ha trascinato dietro di sé alcuna insoddisfazione.
Rossana Quarato