Dati sui lettori in Italia:
Si parla di una platea di oltre 26milioni di italiani ‘lettori’, numero che viene fatto lievitare come sempre dai cosiddetti lettori medi e forti, ovvero uno zoccolo duro rappresentato da chi legge oltre 7 libri all’anno. Sono ben il 30% del mercato e da soli garantiscono tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri italiani. In sostanza si tratta di lettori fidelizzati e che da sempre trainano la ‘carretta’ del numero di lettori totali in Italia facendone aumentare i dati statistici; il che mette ancora una volta in risalto come vi sia una parte di popolazione che, viceversa, è ancora refrattaria ai libri.
Continuando a scorrere i dati dell’Associazione italiana editori è interessante notare come, in riferimento ai numeri di cui sopra, gli acquisti di libri avvengano ormai prevalentemente online con un conseguente decremento di acquisti diretti nelle librerie: la quota di libri acquistati sul web cresce dal 3% del totale acquisti cui si attestava nel 2008 all’11% attuale. Ed il dato sarebbe del 13% se si tenessero in considerazione anche gli e-book.
Viceversa, gli acquisti diretti nelle classiche, per certi versi ormai tristemente desuete, librerie scendono dal 79% del totale degli acquisti (anche qui dati del 2008) all’attuale 73%; sostanzialmente le librerie mantengono ancora lo scettro di comando in quanto a luogo degli acquisti ma, un po’ alla volta, continuano a perdere terreno. E la potenziale crisi delle librerie, che in molti paventano, potrebbe essere accelerata anche dall’eventuale incremento degli e-book a discapito di quelli cartacei. Ma questo avrebbe a che fare con l’intero settore di vendita di libri cartacei.
Il mercato italiano dei libri:
Al riguardo è interessante notare un altro dato emerso nel rapporto dall’Associazione italiana editori in occasione della Fiera internazionale del libro che pone la questione sotto un’ottica ambivalente; se da un lato, come detto, è in sensibile aumento il numero di italiani che si dedicano alla lettura, di contro si registra una diminuzione nel mercato delle vendite dei libri.
Nei primi otto mesi del 2013 queste sono scese del 5,4% rispetto all’anno precedente per quello che riguarda librerie, vendita online e grande distribuzione. Se il paragone viene fatto con l’anno 2011 le vendite risultano diminuite addirittura del 13,6%.
Tendenza che, a guardare i dati, può in parte essere spiegata con l’incremento degli e-book; il cui mercato risulta essere raddoppiato essendo arrivato ad una quota di circa il 2% del totale delle vendite del settore. Una cifra non certamente ancora da capogiro, ma comunque in crescita e di buon auspicio per il futuro se si pensa che, rispetto al precedente anno 2011, nel 2012 si è assistito ad un incremento del +45%.
Se si prende come paragone l’anno 2010 l’aumento è stato addirittura del +136%. Ma d’altra parte gli e-book sono una novità di recente introduzione nel panorama editoriale italiano e come ogni cambiamento necessita di tempo per essere metabolizzato.
Ultimo aspetto importante emerso dalla Fiera internazionale del libro è quello relativo all’ export di libri italiani; che risulta essere in calo del 10%, così come sono in calo i titoli pubblicati in Italia ma tradotti da altre lingue che ad oggi risultano essere il 20% del totale, mentre nel 2000 erano il 23%.
Luci ed ombre quindi per il settore dei libri in Italia; aumentano sensibilmente i lettori di libri, crescono nuove tecnologie quali e-book e vendita online ma al contempo diminuisce il mercato totale della vendita di libri e si assiste ad un arretramento, lento ma costante, delle librerie tradizionali e ad una frenata dell’export.