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Mercato immobiliare: quel boom che non ti aspetti

Un risultato in parte inaspettato e che probabilmente è figlio anche della deriva negativa cui si era assistito per tanti anni. Stiamo parlando del mercato immobiliare, un argomento che da quando è esplosa la crisi di livello globale ha tolto il sonno ai proprietari di immobili di tutto il mondo.
Basti pensare che dal 2008, anno preso a riferimento come inizio della crisi (crisi che poi è partita soprattutto dal mercato immobiliare) in Italia gli immobili hanno perso quasi il 20% del loro valore. In questi anni di crisi si è tentato di fare qualunque cosa per invertire la deriva: avevamo parlato della nuova moda delle case in legno abitabili contro la crisi del mercato immobiliare; o della nuova tendenza del rent to buy.
Tutte tendenze che hanno solo parzialmente aiutato il mercato immobiliare italiano a riprendersi ma che alla fine, messe insieme, forse non sono state poi così vane se è vero che adesso il mattone sta rialzando prepotentemente la testa.

 

Il boom del mattone anni ’90 e la crisi del 2008:

Tra l’altro si sta parlando di un contesto, come quello relativo al nostro paese, nel quale prima dell’avvento della crisi nel 2008 si era assistito ad un crescendo costante del mercato.
Gli anni novanta e i primi anni duemila erano stati anni d’oro per il mercato immobiliare in Italia. Tra il 1998 e il 2006 i prezzi delle case in Italia erano cresciuti di circa il 60% anche grazie ad un boom degli acquisti (circa un +75%) diretta conseguenza dell’aumento del numero di famiglie nel nostro paese.
Cifre record legate ad un periodo decisamente differente e che difficilmente torneranno, almeno non a breve giro. Tuttavia rispetto agli ultimi dati sulla crisi del mercato, si sta assistendo nell’ultimo anno ad una inversione di tendenza.

 

Il mercato torna a crescere:

Leggendo i dati relativi al secondo trimestre del mercato immobiliare, tra aprile e giugno del 2015 si è assistito ad un incremento del 6,8% di compravendite di immobili. Mutui
A rilevarlo è l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate secondo il quale gli incrementi maggiori ci sono stati per i settori commerciale (+10,3%), residenziale (+8,2%) e pertinenziale (+6,1%).
L’aumento si ottiene ovviamente facendo il raffronto con lo stesso trimestre ma del precedente anno (2014). Analizzando le città, spicca il dato relativo a Torino e Palermo con un incremento rispettivamente del +16,3% e +16,1%. A seguire, Firenze (+11,8%), Milano (+9,2%), Roma (+5%) e Genova (+4,4%).

Investire ora prima che i prezzi aumentino:

Per la prima volta si registra un dato così alto a livello di incremento. Il dato come detto è ovviamente frutto di una striscia temporale lunghissima nella quale si era assistito ad un calo costante. Come dire, forse si era toccato il fondo del mercato immobiliare e più giù era difficile andare.
Tuttavia i dati relativi all’aumento delle compravendite di immobili lasciano ben sperare rapportandoli anche all’aumento delle concessioni di mutui da parte delle banche registrato a luglio 2015.
Tanti segnali che lasciano intravedere come forse la crisi del mattone stia iniziando a scemare. E, aggiungiamo noi, consigliano a chi volesse investire nel mattone di muoversi adesso prima che i prezzi inizino a risalire.

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