Budget limitato: niente viaggi
Quest’anno, dunque, l’ 85% degli italiani rimarrà a casa e di questi ben 6 su 10 ammettono di farlo per motivi economici. Anche secondo l’Osservatorio Turistico della Montagna le presenze nel 2011-2012 faranno segnare un calo dell’1,7% su base annua, con un contestuale aumento del 2% dei prezzi degli alberghi e del 3% degli skipass.
Gli italiani si ritrovano quindi a fare i conti con budget sempre più stretti. Gli stipendi infatti non crescono, rimangono al palo mentre i prezzi continuano la loro corsa. In altre parole il potere d’acquisto si assottiglia, perdendo pezzi di mese in mese.
L’Istat, infatti, certifica per novembre retribuzioni ferme rispetto ad ottobre e in aumento solo dell’1,5% a confronto con lo scorso anno. L’immobilità degli stipendi è proprio ciò che più preoccupa in questo momento le famiglie italiane, angosciate per le condizioni generali dell’economia e, in particolare, per le aspettative negative sulle possibilità di risparmio, con i timori di prezzi in crescita.
E mentre i politici pensano vergognosamente a salvare i loro vitalizi, i campanelli che i comuni cittadini sentiranno suonare di più durante queste feste sono quelli “d’allarme”. Ma alla casta pare non ne arrivi nemmeno l’eco.