Numero di studenti che accedono a Erasmus e borse di studio:
Stando ai numeri, infatti, in base alla proposta ‘Erasmus per tutti’ , salirebbe a 2,2 milioni il numero di studenti dell’ istruzione superiore in grado di ricevere borse di studio per compiere parte del percorso educativo e formativo all’estero, rispetto agli 1,5 milioni nel quadro dei programmi attuali. Significa, più precisamente, che saranno 735.000 gli studenti della formazione professionale che potranno formarsi all’estero, rispetto agli attuali 350.000.
Dovrebbe arrivare ad essere, invece, pari a 1 milione il numero di insegnanti, formatori e operatori giovanili pronto a ricevere un finanziamento per svolgere attività di insegnamento o di formazione all’estero, rispetto ai 600.000 attuali. Dovrebbe poi passare da 600.000 a 700.000 il numero di giovani che potranno partecipare a tirocini in imprese all’estero e da 374.000 a 540.000 quello, sempre dei giovani, inclusi in attività di volontariato o di “scambio di residenza”.
34.000 sarà poi il numero di studenti che potrà ricevere borse di studio destinate ad un “diploma comune”, con periodi di studio in almeno due istituti di istruzione superiore esteri, rispetto ai 17.600 beneficiari nel quadro del programma attuale.
Verranno inoltre distribuiti numerosi finanziamenti destinati alla creazione di iniziative comuni, per promuovere a livello internazionale uno scambio di esperienze sottese alla creazione di oltre 20.000 partenariati strategici. Assisteremo anche alla creazione di “alleanze della conoscenza” e “alleanze di competenze settoriali”, pensate per incentivare l’occupabilità, l’innovazione e l’imprenditorialità.
Investimenti per studenti, tirocinanti e docenti:
La Commissione ha proposto un incremento del 70% circa rispetto all’attuale bilancio settennale, pari a uno stanziamento di 19 miliardi di euro per il nuovo programma nel periodo 2014-2020. Questa cifra tiene conto delle stime dell’evoluzione dell’inflazione e comprende la spesa prevista per la cooperazione internazionale. Il nuovo programma proclama, cioè, il valore aggiunto dell’UE attraverso un concreto sostegno alle riforme negli Stati membri, finalizzate a modernizzare i sistemi di istruzione e formazione per promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupabilità.
Investimenti, dunque, notevolmente aumentati, che dovrebbero offrire a studenti, tirocinanti, giovani, docenti, e altri operatori maggiori opportunità di miglioramento delle competenze, di sviluppo personale e di ampliamento delle prospettive di lavoro. Anche il potenziamento della ricerca e dell’insegnamento in materia di integrazione europea è compreso nel progetto.
Dal 2007, una media di 400.000 persone l’anno ha ricevuto borse di studio dell’UE e, in base alla nuova proposta della Commissione, questa cifra dovrebbe quasi raddoppiare andando a raggiungere circa 800.000 persone. Numeri, dunque, che fanno ben sperare anche per il nostro Paese, dove i tassi di disoccupazione (giovanile in particolar modo) hanno da tempo raggiunto cifre preoccupanti.
Secondo il precedente programma europeo di formazione e apprendimento (quello, cioè, del 2010), i beneficiari in Italia di borse per studiare, formarsi e fare volontariato sono stati rispettivamente: 43500, 6000 e 9500. ‘Erasmus per tutti’ mira quasi al raddoppio delle cifre. Una ventata di speranza per le giovani generazioni.