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Gli stranieri in Italia: Dossier Immigrazione /1

Analizziamo dalle pagine del nostro giornale La Vera Cronaca il fenomeno migratorio da un punto di vista globale, prendendo in esame quelli che sono i flussi in entrata nel nostro paese, i numeri sugli stranieri in Italia, le caratteristiche, e l’inserimento nei vari tessuti sociali.
Prima di tutto occorre ricordare come il fenomeno delle migrazioni sia stato ampiamente conosciuto e sperimentato dagli stessi cittadini italiani soprattutto nei secoli XIX e XX e come a tutt’oggi sia nutrita la presenza di nostri connazionali residenti fuori dai confini; al 2008, i cittadini italiani residenti all’estero risultano infatti essere 3.734.428 distribuiti tra Europa (più di 2 milioni); Americhe (un milione e mezzo); Africa (circa 50.000); Asia (circa 30.000); Oceania (125.000).

Italiani che emigrano all’estero:

Le regioni più rappresentative di questa folta schiera estera sono Sicilia, Campania e Calabria. Del totale di questi emigrati, il 18,4% ha più di 65 anni. I dati si riferiscono, come detto, soltanto alle persone di cittadinanza italiana residenti all’estero al 2008: se prendiamo in esame il fenomeno migratorio nel corso dei due precedenti secoli di cui sopra, scopriamo come in quell’arco di tempo sia stato considerevole il numero di emigrazioni dal nostro paese: tra il 1870 ed il 1970 infatti sono stati ben 27 milioni i nostri concittadini che lasciarono l’Italia.
Altrettanto interessante risulta sapere che, tra la fine ‘800 e la seconda guerra mondiale, circa 130.000 italiani emigrarono in Romania contribuendo all’ industrializzazione di questa nazione; oggi sono appena 3288, hanno lo status di minoranza etnica ed il diritto ad eleggere un proprio parlamentare.
Dopo questa doverosa premessa, veniamo ora a parlare di flussi migratori in entrata per capire quanti immigrati sono presenti in Italia. Nel mondo risultano esserci 200 milioni totali di migranti, pari al 3% della popolazione globale. In Italia i dati ad inizio 2008 parlano di un totale di 3.460.000 cittadini stranieri registrati (mezzo milione in più rispetto all’anno precedente) su una popolazione complessiva di 59.619.290 con una conseguente incidenza del 6,5% (al di sopra della media europea).

Dati sugli immigrati in Italia:

La presenza di immigrati risulta più che raddoppiata rispetto al 2002 (1.549.373), la percentuale delle donne è del 50,4%, le nazionalità più presenti sono quella rumena (856 721 presenze); poi albanese (436 307); marocchina (398 509); cinese (169 165). I cristiani superano i 2 milioni, divisi in ortodossi (1 milione e 130 mila), cattolici (775 mila), e protestanti (139 mila); i musulmani sono 1 milione e 250 mila; induisti, buddisti e fedeli di religioni tradizionali sono al di sotto delle 100.000 unita con un’ incidenza molto bassa sul totale; gli ebrei, la cui presenza è addirittura cronologicamente anteriore a quella dei cristiani, mantengono lo 0,2%.
Interessante vedere anche la dislocazione degli stranieri sul territorio nazionale: le regioni con più stranieri risultano essere la Lombardia (815 335); Veneto(403 985); Lazio (390 993); Emilia Romagna (365 687); agli ultimi posti troviamo Valle d’Aosta (6604); e Molise (6271). La provincia con più presenze risulta essere Milano (344.367), seguita da Roma (321.887); quella con la maggiore incidenza di stranieri rispetto al numero totale di abitanti è Prato (11,4%) seguita da Reggio Emilia (10,3%).
Numeri importanti come detto, anche se confrontati con gli altri paesi: al 2006, dunque prima che arrivasse l’ondata cospicua portata dall’ingresso nella UE di Romania e Bulgaria del 2007, la situazione in altre nazioni d’ Europa del numero di immigrati sul totale di abitanti era la seguente: al primo posto la Spagna con 4. 606 474 stranieri su un totale di 45.283.259 abitanti; poi la Germania con 7. 255 150 su 82. 221.000; Francia, 3.650 000 su 63.750.000 abitanti; Italia, 2.938 922 su 59. 618 114; Regno unito, 2, 459 934 su 61. 185 981. Da segnalare che la Spagna risulta essere ad oggi il secondo paese al mondo per numero di immigrati dopo gli Stati Uniti.
Per non creare confusione è fondamentale sottolineare come tutti i numeri fin qui forniti sugli immigrati in Italia si riferiscano alla presenza regolare di cittadini stranieri, poiché per quanto riguarda gli irregolari si deve fare un discorso distinto: il numero di presenze può essere calcolato soltanto in maniera orientativa, e si aggira sulle 650.000 unità.

Immigrati irregolari e rifugiati:

Parlando di irregolari si commette l’errore di associarli spesso agli sbarchi clandestini che avvengono sulle nostre coste, quando in realtà questi costituiscono solamente il 10% degli arrivi irregolari in Italia. Nel 2007 sono stati circa 20.000 gli arrivi via mare, e ben 16.875 hanno riguardato la Sicilia con l’isola di Lampedusa che ha visto passare oltre il 60 % di questi. Sempre nel 2007 si sono contati circa 556 morti nel canale di Sicilia, che si conferma ancora una volta letale per i barconi di migranti provenienti soprattutto dalle coste del nord Africa.
Parlando di irregolari non si può sorvolare neanche sul tema dei rifugiati, ossia i cittadini stranieri che hanno presentato domanda di protezione internazionale in Italia sempre nel corso del 2007: tale numero è stato di 14.053 (35 % in più rispetto all’anno precedente), a fronte di 38.069 rifugiati già presenti sul nostro territorio in quanto accettati negli anni passati. Questo aumento di richiedenti asilo accomuna l’Italia con paesi dell’ Europa meridionale come Grecia, Cipro, Spagna, Portogallo.
La maggior parte dei richiedenti asilo proveniva dal continente africano, ma si riscontrano anche molte presenze da Asia e da altri stati europei. Analizzando nello specifico i dati riferiti al 2007, i principali paesi di origine dei richiedenti erano i seguenti: Eritrea(2.260); Nigeria (1336); Serbia- Montenegro (1100); Costa d’Avorio (982); Somalia (757); Afghanistan (663). Delle domande poste, 13,509 sono state quelle esaminate e di queste 1408 (il 10,4%) hanno avuto esito positivo; 6318 domande hanno portato ad esito negativo ma con protezione umanitaria (46,7%); 4908 domande (36,3%) hanno ricevuto un diniego senza protezione umanitaria.

Richiedenti asilo:

Sono queste infatti le tre formule diverse che possono essere applicate alle richieste di protezione internazionale. Nel 2007, in base a stime UNHCR (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ), il 50% delle domande d’asilo presentate in Italia è giunto da persone arrivate via mare, e sempre nello stesso anno sono stati 1009 i permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari a fronte di 1158 richieste.
Chiudiamo offrendo i dati sugli stati europei con il maggior numero di rifugiati alla data del 2007: al primo posto la Germania (578.879); poi Regno Unito (299 718) e Francia (151 789). Tra le domande d’asilo presentate nel 2007, il numero più alto si è riscontrato in Svezia (36 210); poi Francia (29 160); e Gran Bretagna (27 900).

Segue: Gli stranieri in Italia: Dossier Immigrazione /2

Pubblicato in Focus

Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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