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Inps in rosso: i conti non tornano

All’ Inps, il principale ente previdenziale italiano che assicura i lavoratori, non tornano i conti; in base a quanto si è appreso dall’ assestamento al bilancio preventivo dell’ Inps per l’anno 2010 approvato la scorsa settimana, infatti, nel 2010 l’istituto avrà un risultato economico di esercizio (differenza tra le entrate e le uscite complessive) negativo per 3,7 miliardi, vale a dire un disavanzo molto diverso da quelle che erano le previsioni.
Il peggioramento di queste previsioni é dovuto all’impatto della crisi su occupazione e sostegno al reddito dei lavoratori, elementi in base ai quali l’Inps si attende un peggioramento delle entrate contributive (145,9 miliardi a fronte dei 148,2 delle previsioni precedenti) e un aumento della spesa per prestazioni istituzionali (216,9 miliardi a fronte dei 213 miliardi delle previsioni precedenti).

 

I perchè di un risultato negativo:

Ma è soprattutto un peggioramento della gestione prestazioni temporanee lavoratori dipendenti con un un rosso di 263 milioni a fronte di previsioni precedenti per il 2010 che davano un attivo di tre miliardi ad influire.
Tale gestione, che comprende gli assegni di cassa integrazione e mobilità, vale a dire prestazioni che hanno fatto segnare un aumento della spesa dell’istituto, è data per la prima volta da 15 anni in negativo.
Sono soldi che diamo ai lavoratori – ha precisato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a proposito di questo aumento della spesa per cassa integrazione e mobilità il dato che misura davvero la temperatura dei conti comunque é la gestione finanziaria di competenza che resta in attivo per 706 milioni nel 2010″.

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La Vera Cronaca, giornale online libero e indipendente

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