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Riconoscere l’influenza attraverso i sintomi
Prima di comprendere come curare l’influenza 2018, occorre naturalmente riconoscerla. I sintomi di quest’anno, in linea con quelli che generalmente accompagnano questa malattia, riguardano febbre alta, dolori muscolari e articolari, senza che venga risparmiato l’apparato respiratorio, con tosse, congestione nasale e mal di gola.
Naturalmente, maggiore sarà il freddo registrato durante la stagione invernale, maggiore sarà in proporzione l’incidenza dell’influenza sull’organismo. In genere sono infatti proprio i colpi di freddo a colpire le vie respiratorie, dando il largo al contagio del virus.
Come abbassare il rischio contagio
Frequentare luoghi molto affollati, come nel caso delle scuole e delle sedi di lavoro, fa sì che le probabilità di contagio crescano considerevolmente. Dal momento che il contagio avviene per via area, mediante la diffusione delle piccole gocce emesse con la tosse e gli starnuti, occorre evitare, per quanto possibile, di stazionare in prossimità di chi ha già contratto il virus e di frequentarne gli stessi ambienti.
Questo perché una persona influenzata è in grado di contagiare anche due persone al giorno, sia prima dell’insorgenza dei sintomi, sia a distanza di 4-5 giorni.
I rimedi per l’influenza 2018/2019
Se, nonostante tutte le precauzioni, si viene contagiati, ecco alcuni rimedi per combattere al meglio il virus del 2018. I medici suggeriscono di bere molta acqua e di evitare di esporsi nuovamente a colpi d’aria e sbalzi di temperatura.
Anche l’assunzione di spremute di frutta è particolarmente indicata, dal momento che la vitamina C contribuisce a rafforzare il sistema immunitario. Occorre inoltre riposare molto e consumare, se possibile, pasti caldi.
Quanto sono efficaci i vaccini per l’influenza
Per quanto concerne i vaccini contro l’influenza, occorre ricordare come non tutte le influenze siano uguali di anno in anno, in ragione della variazione dei ceppi. Non è facile, quindi, predisporre in maniera assolutamente precisa i vaccini, per lo studio dei quali vengono presi in esame gli ultimi casi prima della stagione invernale. In che modo?
Attraverso un sistema di sorveglianza attiva, che può contare su un gruppo di medici cosiddetti “sentinella”, i quali inoltrano a cadenza settimanale le casistiche rilevate tra i pazienti. Fatte queste premesse, gli esperti consigliano sempre il vaccino per le fasce di persone maggiormente a rischio, ovvero:
- Bambini
- Anziani over 65
- Persone il cui quadro clinico potrebbe essere ulteriormente compromesso o aggravato
- Persone colpite da malattie dell’apparato respiratorio
- Persone affette da patologie oncologiche o del sistema immunitario
Per il virus influenzale 2018/2019 sono state introdotte due nuove composizioni di vaccini, volte a sconfiggere i ceppi individuati dai primi casi esaminati. Si tratta del AH3N2/Singapore, che sostituisce il ceppo A/HongKong/4801/2014, e del B/Colorado, che prende il posto del ceppo B/Brisbane.